È stato letteralmente scardinato lo sportello bancomat della filiale della Bpm di viale Romagna, 38 a Monza, che si trova nel palazzo accanto all’oramai ex commissariato della Polizia di Stato. Un boato alle prime luci dell’alba ha risvegliato in modo brusco i residenti. «D’istinto – spiega un condomino – ho pensato che stesse passando il camion per la raccolta del vetro, ma ben presto ho realizzato che il rumore era troppo forte per essere quello di un mezzo della nettezza urbana. Ho sentito i muri tremare. I miei figli hanno subito temuto che fosse scoppiata una bomba e sono venuti in camera nostra». Nessuno ha avuto il coraggio di affacciarsi alle finestre né tantomeno di accendere la luce ma alcuni condomini ammettono di avere udito delle voci concitate lungo la strada.
«L’azione è durata pochissimo – riprende il condomino – forse un paio di minuti. Poi più nulla. Probabilmente i malviventi sono scappati verso San Fruttuoso dove c’è l’imbocco di tangenziali e autostrade». Da quando il commissariato è stato smantellato, a seguito dell’istituzione della Questura in via Montevecchia, gli abitanti e i negozianti della zona denunciano un clima diverso: aumento di furti negli appartamenti, persone che avvicinano i passanti per chiedere qualche spicciolo e persino gare improvvisate di motociclisti. «E ora ci mancava pure l’assalto al bancomat che poteva danneggiare anche il palazzo – conclude amareggiato il condomino di via Romagna -. Adesso abbiamo ancora più paura».