I sindaci di Brugherio e Agrate Brianza hanno firmato una nota congiunta per fare il punto con i loro cittadini sulla situazione di Asfalti Brianza a una settimana dall’incontro in Provincia chiuso con un nulla di fatto e la necessità di fissare una nuova data sul calendario per aspettare che l’azienda di Concorezzo presenti la documentazione richiesta. Il nuovo appuntamento è per il 23 gennaio. L’azienda è al centro di un caso che allarma i residenti di quattro Comuni (anche Monza) per gli odori molesti emessi durante le lavorazioni.
LEGGI Asfalti Brianza, l’azienda non presenta i documenti: indetto nuovo incontro
«Quello che è successo venerdì mattina in Provincia è stato inaccettabile: nonostante il precedente rinvio di novembre e la richiesta di presentare documenti integrativi e più chiari, Asfalti Brianza non ha praticamente dato nessuna delle risposte richieste dagli enti nella precedente seduta di conferenza di servizi. In più, la documentazione presentata ha generato ulteriori dubbi – si legge nella lettera di Marco Troiano e Simone Sironi – Alla conferenza di servizi Brugherio ed Agrate partecipano solo come “uditori”, perchè per legge i Comuni vicini ad un impianto non hanno voce in capito. Nonostante questo, abbiamo fatto mettere a verbale la nostra posizione chiara, che esprime sconcerto e stupore per come Asfalti Brianza ha trattato le richieste delle istituzioni, segno di un totale disinteresse rispetto all’impatto che la loro presenza sta generando sui cittadini».
E poi: «Abbiamo anche messo a verbale la richiesta di avere documenti che dimostrino che Asfalti Brianza sta rispettando il divieto di scarico in fognatura, fino a che non eseguono quanto richiesto loro dall’ufficio territoriale d’ambito di Monza e Brianza. Entro lunedì 20 l’azienda deve presentare i documenti utili a chiarire quanto non ha saputo precisare venerdì scorso; ci siamo, a proposito, opposti alla richiesta di avere più tempo per presentare questi documenti e ci aspettiamo quindi risposte chiare su temi molto importanti (vogliamo ad esempio sapere se attualmente lo stoccaggio dei rifiuti è davvero già stato spostato al di fuori del raggio di 200 m di rispetto del pozzo di captazione di Brianzacque) e vogliamo una risposta altrettanto chiara sul rispetto delle condizioni fissate per la riapertura parziale».