La vicenda della casa di riposo di Arcore che dovrà sorgere sul “pratone” di fronte alla sede della Società Borgo Lecco Iniziative SpA continua ad alimentare aspettative. La recinzione dell’area è stato poi l’ultimo atto che ha scaldato ancor di più gli animi. Per fare un po’ di chiarezza abbiamo allora incontrato il dottor Cesare Lorini, 42 anni, Amministratore Delegato della “Borgo Lecco Iniziative SpA”, proprietaria dell’area al centro delle polemiche che hanno portato anche a scomodare il Tar. Il nipote del fondatore della “Peg Perego”, Giuseppe Perego, si mostra estremamente deciso nel portare avanti il suo obiettivo, a qualunque costo.
Arcore: Lorini “La città avrà una Rsa completando l’area”
– Allora dottor Lorini, una RSA che continuando così potrebbe ispirare la scrittura di uno sceneggiato infinito… “È vero, una storia lunga anni. Siamo partiti sei anni fa con il pensiero di fare qualcosa di grande per Arcore, ovvero costruire una casa di riposo per anziani, dedicata a mio nonno, Giuseppe Perego. In pratica la chiusura di un ciclo, dalle carrozzine e passeggini, passando per l’asilo, fino alla casa di riposo per anziani. Noi di Borgo Lecco, avendo un terreno libero di rimpetto alle nostre altre proprietà, già dotate di tutti i servizi: un centro direzionale con uffici, negozi, un albergo con due ristoranti e parcheggi, abbiamo pensato che quello fosse il posto ideale per costruire una RSA vicina alla gente anziché costruirne una in un posto isolato. Per realizzare la casa di riposo ci siamo rivolti ad uno studio di ingegneri e ad un pool di avvocati per rispettare le normative del P.G.T. ed ottenere le autorizzazioni a procedere con l’opera. Anche il Sindaco di allora, dottoressa Rosalba Colombo, con entusiasmo si era resa favorevole alla realizzazione della RSA e da quel momento è iniziata la preparazione di tutta la documentazione: la Convenzione Sanitaria e la Convenzione per la Costruzione. Anche il nuovo Sindaco, avvocato Maurizio Bono, persona molto competente e legata alla nostra città, ha subito preso il testimone di questa iniziativa offrendo la sua disponibilità, per quanto di sua competenza. Inizialmente la Proprietà del PalaUnimec, da noi informata dell’iniziativa per ovvi rapporti di buon vicinato, si era espressa positivamente”.
Arcore: Lorini e la contrarietà della Casati
– Un breve inciso a questo proposito dottor Lorini, ma vi siete mai pentiti di aver regalato quel terreno per la costruzione del PalaUnimec? “Sì, assolutamente sì. Gli arcoresi devono sapere che i miei zii sono sempre stati dei benefattori per Arcore, tanto che parte del terreno su cui sorgerà la RSA era stato donato per la costruzione del palazzetto dello sport. Evidentemente troppa generosità fa’ dimenticare presto la riconoscenza. I vertici di PalaUnimec che inizialmente si erano dimostrati favorevoli all’iniziativa successivamente hanno cambiato atteggiamento mettendosi contro, anche fornendo informazioni false e pretestuose alla popolazione arcorese. Tutto questo ha portato ad un ricorso al Tar da parte della U.S.A. Casati utilizzatrice del PalaUnimec, con motivazioni pretestuose contro il nostro diritto di costruire e siamo in attesa della pronuncia dello stesso. Siamo amareggiati per questo comportamento perché tuttora molte persone ci chiamano per chiederci quando sarà pronta la RSA, in quanto l’esistenza di una tale struttura è un’esigenza molto sentita dalla popolazione. Il futuro gestore, la Società Codes, un colosso nella gestione delle RSA, avendo verificato durante la pandemia che le esigenze di queste case di riposo sono mutate ci ha richiesto di apportare modifiche al progetto iniziale, elevando il numero dei posti letto da 120 (40 posti letto dedicati ai malati di Alzheimer e 80 per altre patologie) a 160 per avere una zona particolarmente dedicata alle malattie trasmissibili. Questa modifica ha irritato ulteriormente il nostro vicino ma noi come imprenditori arcoresi di una realtà immobiliare di dimensioni importanti, abbiamo il dovere di dare un servizio completo e attuale, come richiesto e atteso dai cittadini. La struttura inoltre potrà garantire molti posti di lavoro diretti e indotti superando le 150 unità tra medici, paramedici e personale generico per tutti i servizi annessi.
Arcore: Lorini “Il ricorso al Tar fa perdere solo tempo”
– Il sindaco Maurizio Bono ultimamente ha sollecitato il Tar affinché acceleri la sentenza del ricorso presentato da U.S.A. Casati? “Sì, in quanto la controparte non ha proposto alcuna istanza incidentale di sospensione degli atti impugnati. Il ricorso al Tar ha avuto solo l’effetto di fare perdere tempo perché gli argomenti utilizzati dalla controparte sono sempre gli stessi e già valutati in sede di progetto e passati al vaglio dai tecnici competenti: scarsità di parcheggi, eccessivo traffico, eccetera. Tutti argomenti pretestuosi e che nulla hanno a che vedere con una RSA. In realtà ad oggi i parcheggi ad uso pubblico sono 259, con la nostra RSA passeranno a 284. Il problema del traffico è inesistente perché il personale sarà principalmente residente in Arcore e comunque saranno disponibili anche per i visitatori, ulteriori 60 posti auto nell’interrato”.
Arcore: Lorini e la recinzione dell’area
– È cosa nota che la recente recinzione è stata interpretata come un atto di prepotenza dimostrativa... “Non è così. Il terreno prima che venisse recintato veniva utilizzato come parcheggio abusivo e anche come zona per portare i cani a fare i bisogni. Ogni tanto però vi giocavano anche dei bambini con i relativi rischi. Quindi su parere dei nostri legali si è deciso di chiudere tutta l’area anche per permettere ai nostri tecnici di cominciare ad effettuare dei carotaggi sul terreno in tutta sicurezza”.
Arcore: Lorini “Non c’è nessun piano B”
– Un’ultima domanda dottor Lorini: nell’ipotesi che il Tar dovesse accettare le osservazioni di Casati voi avete già pensato ad un piano B? “Noi confidiamo nella giustizia, e riteniamo che le osservazioni saranno, come sono, giudicate risibili. Ci conforta molto che dall’ingegner Favarato, del Comune di Arcore, professionista molto pignolo, molto attento a non sbagliare una virgola ci sia stata la condivisione totale del nostro progetto. Concludo dicendo che siamo determinati ad andare avanti fino alla realizzazione dell’opera, ed è nostra ferma intenzione quella di costruire ad Arcore nel quartiere Borgo Lecco una RSA intitolata a Giuseppe Perego che tanto ha fatto per quegli arcoresi che ancora oggi si ricordano con affetto di lui”.