Il piedibus è pronto a ripartire anche ad Arcore, grazie alla sinergia tra il consiglio d’Istituto, il neo-eletto comitato genitori, la dirigenza scolastica e il comune, ma nonostante il pieno appoggio di numerose associazioni e realtà commerciali locali, manca l’adesione di volontari per attivare le linee. Un “autobus che va a piedi”, formato da una carovana di bambini che vanno a scuola, tutti i giorni, con la pioggia o con il sole, accompagnati da due o più adulti, che è ormai fermo da quasi tre anni a causa della pandemia. Un aiuto concreto ai genitori che non riescono ad accompagnare i figli a scuola a causa di impegni lavorativi, ma anche una scelta sociale ed ecologica.
Arcore: il piedibus è da ripristinare dopo il Covid
Ripristinare il piedibus è da subito sembrata una priorità per Alessandra Frigerio, neoeletta presidentessa del consiglio dell’Istituto Comprensivo “Via Monginevro”, che insieme al nuovo comitato genitori si sono tempestivamente attivati trovando un riscontro positivo sia da parte di Marta Chioffi, dirigente scolastica, che dalla parte comunale con gli organi dell’assessorato alla cultura e dell’ufficio scuola.
Arcore: il piedibus e il sostegno di scuola, Comune, associazioni e commercianti
Tali organi si sono spesi per cercare di risolvere diverse problematiche legate alla natura legale dell’iniziativa e renderne attuabile l’attivazione in tempi brevi. Primo fra tutti il “problema” dell’assicurazione: la stipulazione di una polizza che avrebbe dovuto tutelare gli studenti nel tragitto dalla fermata del piedibus all’edificio scolastico, risolto con l’intuizione d’inserire l’iniziativa all’interno del POF ( il piano dell’offerta formativa). In secondo luogo il progetto di inserire, prossimamente, il piedibus all’ interno del piano di “Diritto allo Studio”, progetto la quale attuazione è subordinata alla sua approvazione in sede di consiglio comunale, e, che a seguito di questa, potrà garantire la copertura delle spese a carico dell’ufficio scuola della pubblica amministrazione. Attualmente, infatti, tali spese, come l’assicurazione dei volontari, sono a carico di Pro Arcore, che, come diverse altre associazioni arcoresi, ha fornito il proprio supporto al comitato genitori. L’Avis si è attivato invece per la fornitura delle pettorine catarifrangenti, mentre altri commercianti per l’acquisto di mantelline e copri zaini.
Arcore: il piedibus ha già tre linee, ma non gli accompagnatori
L’iniziativa è quindi di fatto pronta a ripartire, le tre linee: Monginevro, Edison e Bernate, sono di fatto tracciate e pronte per essere riattivate, sono quasi già sessanta i bambini iscritti, ma mancano gli accompagnatori. “Servirebbero minimo due accompagnatori per linea: un capofila e un chiudifila, ma non abbiamo abbastanza volontari. Pre pandemia erano soprattutto i nonni ad offrirsi per accompagnare i ragazzi a scuola -spiega Frigerio – .Ma, proprio a seguito del covid, ora non se la sentono più di prendere questo impegno, temendo per la propria salute”.