Lesmo e Camparada non ci stanno e si appellano al prefetto di Monza, Giovanna Vilasi, per far desistere Arcore dall’istituzione della ztl su viale Brianza. La decisione definitiva di instaurare un’area a traffico limitato dalle 7 alle 9 su viale Brianza ai soli arcoresi o per le vetture con più di un passeggero a partire dal 3 settembre non è piaciuta alle amministrazioni lesmese e camparadese che hanno deciso di far fronte comune, coinvolgendo la prefettura.
Sul provvedimento i due paesi, coinvolti in prima persona dalla nuova limitazione, si erano già espressi in modo sfavorevole nel corso dei mesi passati, quando l’amministrazione arcorese aveva ipotizzato la ztl. «Un provvedimento del genere è necessario solamente per spostare il problema e non per risolverlo – spiega il sindaco di Lesmo, Roberto Antonioli –. Abbiamo pronta una lettera indirizzata al Comune di Arcore, al prefetto Vilasi e ai Comuni vicini per dissuadere l’amministrazione arcorese dall’applicare questa limitazione. La strada è uno snodo importante per chi lavora e deve raggiungere la stazione o portare i figli a scuola. Interdire il traffico ai non residenti significa spostare il problema sulle altre vie d’accesso ad Arcore come via Monte Bianco arrivando da Peregallo oppure via Gilera arrivando da Usmate Velate».
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Dello stesso avviso il primo cittadino di Camparada, Giuliana Carniel che spiega come sarebbe necessario un progetto condiviso per ridurre il traffico sulla strada che passa attraverso i boschi arcoresi: «Il provvedimento di Arcore è una misura miope e sicuramente non risolverà il problema del traffico arcorese. Andrebbe fatto un piano generale coinvolgendo anche tutti i Comuni limitrofi per studiare una soluzione che non penalizzi i non residenti, anche perché la strada non è utilizzata solo da arcoresi, lesmesi e camparadesi ma anche da chi abita ad esempio a Correzzana e Casatenovo».