Aperti i termini della manifestazione di interesse per ristrutturare e riaprire il centro natatorio di Vimercate, ma non mancano le polemiche tra maggioranza e opposizione.
Il bando è stato pubblicato ufficialmente lunedì 19 luglio e gli operatori interessati a proporre un progetto di partenariato pubblico-privato hanno tempo fino alle 12 del 30 settembre. Un primo sopralluogo all’impianto di via degli Atleti per gli addetti ai lavori interessati a questo tipo di intervento è fissato il 28 luglio alle 10.
Proprio in tema di ispezione la lista civica Vimercate Futura ha reso noti gli esiti di un tour nella struttura con l’amarezza per le condizioni in cui versa tutta l’area.
«In tre anni la natura si è ripresa i suoi spazi, facendo perdere a Vimercate anche la possibilità di un riutilizzo rapido delle vasche esterne. Anche la situazione all’interno non rassicura: strutture in degrado e attrezzature a servizio dell’impianto evidentemente impossibili da utilizzare e recuperare. Succede per qualsiasi macchina o impianto d’altronde: se non la si usa per anni e non si fa manutenzione, è destinata a morire – ha fatto sapere il gruppo guidato da Mattia Frigerio – La situazione riscontrata è preoccupante e disastrosa, soprattutto in riferimento ai tempi di possibile riapertura. La seconda nota dolente arriva poi dalla manifestazione di interesse. Identica a quella di 3 anni fa, come se nulla fosse cambiato. Dopo aver revocato l’intero procedimento intrapreso anni fa, perché nel frattempo sono cambiate le condizioni che lo avevano giustificato, hanno adottato una delibera identica a quella del 2019. Ma tutti sanno che è cambiato il Mondo con l’annessa pandemia».
Nei giorni scorsi anche Mariasole Mascia di Azione, Cristina Biella di Vimercate Cambia e Alessandro Cagliani di Noi per Vimercate avevano stigmatizzato la scelta dell’amministrazione Sartini di percorrere questa strada per far tornare in funzione il centro natatorio cittadino.
«Questo iter che stiamo attivando è lo stesso tipo di procedimento che c’era in essere fino a qualche tempo fa – aveva detto il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Valeria Calloni – Il vecchio bando che si sarebbe dovuto concretizzare nel 2020 è stato interrotto perché l’operatore (Lombardia Nuoto nda) che si era aggiudicato la gara d’appalto per colpa della pandemia ha riscontrato dei problemi di sostenibilità economica e il progetto è stato annullato. Col senno del poi forse è meglio così perché sebbene la nostra decisione di tornare sui nostri passi sia stata criticata politicamente, a nostro parere sarebbe stato ben più grave che il privato avesse cominciato i lavori e poi avesse piantato a metà l’opera. In quel frangente saremmo dovuti subentrare noi a sostenere le spese intaccando la parte corrente del bilancio comunale».