Dopo il Borella di Giussano e l’ospedale di Vimercate, anche il San Gerardo di Monza e l’ospedale di Desio hanno aperto le porte agli animali in visita ai degenti: non solo cani, ma anche gatti e conigli potranno far visita ai loro padroni ricoverati, rispettando precise regole. È l’adesione al nuovo regolamento entrato in vigore in Lombardia lo scorso novembre con le norme di accesso degli animali domestici nelle strutture sanitarie. Nelle strutture ospedaliere aderenti, gli avvisi di divieto d’accesso vengono sostituiti con i nuovi cartelli “Cane & gatto. In ospedale di può”. Il riconoscimento dell’alto valore terapeutico che anche la vicinanza del proprio animale può avere.
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L’accesso non è libero e deve sottostare a una procedura: solo i pazienti ricoverati da più di cinque giorni possono fare richiesta al medico di reparto per ricevere una visita dal proprio animale domestico, che dovrà essere sottoposto nelle 24 ore prima della visita a un trattamento antiparassitario e successiva spazzolata. Chi porterà l’animale dovrà essere maggiorenne e in grado di controllarlo, al proprietario spetterà la responsabilità civile e penale per qualsiasi comportamento del cane durante la visita. È obbligatorio essere muniti di guinzaglio per i cani e di trasportino per gatti e conigli (che se liberati nella stanza dovranno comunque essere gestiti al meglio per evitare fughe), raccogliere pelo ed eventuali deiezioni e portare con sé la documentazione sanitaria dell’animale (per i cani anche il certificato di iscrizione all’anagrafe con libretto sanitario e vaccinazioni in regola).
La proceduta richiede di presentare richiesta scritta (a mano, via mail o via fax), della persona ricoverata o di un suo delegato, all’Ufficio per le Relazioni con il Pubblico dell’Ospedale in cui si è ricoverati. I contatti sono urp.desio@asst-monza.it o urp@asst-monza.it, via fax allo 0362 383880 per Desio o allo 039 2339248 per il San Gerardo.
Ci sono zone off limits e sono i bagni, vicino ai carrelli di alimenti, nei posti in reparto in cui non ci si stata autorizzazione. È vietato anche presentarsi durante lo svolgimento di visite mediche o prestazioni sanitarie mentre non serve autorizzazione per l’atrio di ingresso e le sale di attesa Cup, ma si dovrà comunque avvisare il personale infermieristico che stabilirà le modalità e fornirà un camice monouso.
Grande soddisfazione viene espressa dal presidente dell’Enpa di Monza e Brianza Giorgio Riva, per il quale «proprio in Brianza, dove da tempo Enpa è presente e grazie al quale si è diffusa la sensibilità nei confronti degli animali, gli amministratori locali sono stati tra i primi a recepire una norma voluta dalla Regione Lombardia che porterà sicuramente un grosso giovamento a livello psicologico ai pazienti ricoverati».