Grazie al completamento dell’organico dei medici, con un pediatra in più che ha completato la squadra, è stato riaperto all’ospedale di Desio, dopo più di 10 anni, un ambulatorio dedicato all’esecuzione dell’ecografia del bacino in grado di garantire lo screening per la Displasia Congenita dell’Anca (DCA) a tutti i neonati del punto nascita.
Per ora lo screening interesserà esclusivamente i neonati con fattori di rischio. Ma quali sono i criteri di accesso al nuovo ambulatorio? Li indica Tiziana Varisco, primario della Pediatria: «la familiarità positiva per DCA, la presentazione podalica, la gemellarità, le anomalie scheletriche (il piede torto congenito, ad esempio, e tutte le sue varianti)».
Vale la pena ricordare che i nati del 2020, presso il punto nascita di Desio, sono stati 1.142: 585 maschi e 557 femmine. Interessati al nuovo servizio ecografico selettivo anche i neonati degli altri due punti nascita aziendali: quello di Vimercate e di Carate. «La displasia congenita dell’anca – specifica Varisco – è la più frequente patologia congenita dell’apparato muscolo-scheletrico del neonato e l’esame clinico e l’ecografia del bacino sono fondamentali per la diagnosi precoce e l’avvio tempestivo dell’adeguato trattamento e cura».
Gli accertamenti potrebbero poi evidenziare la necessità di un approfondimento, di una indagine di secondo livello presso l’ortopedia pediatrica dell’Asst Brianza, di cui è parte integrante l’ospedale di Desio. Impegnate nel dare corpo all’offerta ecografica tre pediatre: Marta Farina, Cristiana Malorgio e Chiara Zorloni. Nel 2020 sono state eseguite complessivamente 684 ecografie cerebrali, addominali, muscolo-tendinee, del tessuto sottocutaneo ai pazienti ricoverati e ambulatoriali. Le ecografie del bacino, invece, dall’avvio del nuovo ambulatorio, a marzo, sono state sinora 48.