Uniti per Albiate, la lista di centrosinistra, punta al rinnovamento. In vista delle elezioni amministrative di giugno, presentazione pubblica venerdì 9 febbraio della candidata sindaco Vanessa Gallo, consigliere comunale di opposizione, e del nuovo logo della lista che mostra una farfalla, una vanessa che non è solo in associazione al nome di battesimo della candidata sindaco, ma anche espressione di cambiamento.
Gallo, 52 anni, torinese di nascita, ha scelto per amore Albiate, dove vive dal 2003. Laurea in economia e commercio, borsa di studio Erasmus a Lisbona e a Londra per tesi di ricerca sull’empowerment femminile, ha lavorato 10 anni nella cooperazione internazionale, in progetti europei di microfinanza e sviluppo di filiere agroalimentari e forestali in Africa Sub-Sahariana e America Latina. Dal 2007 si occupa di energia rinnovabile e risparmio energetico, con particolare attenzione allo sviluppo delle aree interne e montane. Da due mandati è rappresentante italiana nel board di Bioenergy Europe a Bruxelles.
Albiate, Vanessa Gallo candidata sindaco: “Voglia di rinnovamento”
“Perché mi candido? Ho deciso di accettare la candidatura a sindaca perché credo sia arrivato il momento di raccogliere e di rappresentare la voglia di rinnovamento che si respira tra le persone di Albiate” dice di fronte alla platea di intervenuti tra i quali spiccano le figure del consigliere regionale Gigi Ponti e dell’ex sindaco di Albiate, Filippo Viganò: “Ho colto l’invito a indirizzare questa energia positiva e favorire la partecipazione attiva per rivitalizzare un Comune che negli anni si è assopito su se stesso” aggiunge Gallo che intende ripartire “dall’ascolto, da sempre la nostra bussola”. In un sondaggio online emerge la voce dei cittadini albiatesi.
“Per me rinnovare Albiate significa un paese dove ci si senta a casa e ci si sostenga reciprocamente nei bisogni di ciascuno” dichiara Gallo che annuncia i capisaldi del rinnovamento “cittadinanza attiva, approccio glocale, cioè pensare globale, agire locale e fare rete”. E ripete: “Se non ora, quando?”.