Videosorveglianza: le telecamere restano “al palo”. Nel senso che, come fa sapere il comandante della polizia locale, Antonino Falci, «ufficialmente non c’è ancora stata la consegna e quindi il successivo collaudo». Il sindaco Giulio Redaelli parla di «diatriba» con la società incaricata, nel mezzo ci sarebbero problemi tecnici (da chiarire) e danni (accertati) causati dai fulmini che mesi fa hanno messo ko due impianti (in piazza La Pira e ai giardini pubblici di San Carlo) che sono quindi da risolvere. Di fatto, ad oggi, da quanto è stato possibile apprendere, pare che meno della metà delle telecamere siano funzionanti, ma alcune immagini sarebbero a scatto o non nitide.
Albiate, la videosorveglianza pilastro del programma della giunta
Il paese non è ancora sorvegliato come negli auspici e il sistema di sorveglianza era e rimane uno dei punti cardine del programma amministrativo che fa della sicurezza un pilastro. «Stiamo cercando di risolvere i problemi– dichiara il sindaco Redaelli-: le immagini in molti casi non sono nitide e ci sono anche alcune telecamere fuori uso a causa di fulmini che le hanno colpite. C’è una diatriba in corso con la società per approfondire la vicenda. Di certo, è una situazione che va risolta e come Comune non possiamo che pretendere che il sistema entri in funzione regolarmente».
Albiate, in corso verifiche per cercare di risolvere il problema
Il comandante della polizia locale ribadisce dal canto suo che «si stanno effettuando verifiche con la società incaricata» e che «mesi fa due impianti a causa di un fulmine sono stati danneggiati». «Le telecamere operano tramite segnale radio e diverse di queste ad oggi non sono operative -conferma Antonino Falci-: ufficialmente le telecamere non sono ancora state consegnate, quindi manca il collaudo e solo alcune (meno della metà) funzionano all’occorrenza. Il comando di polizia locale ha effettuato tutti i passaggi dovuti, si è in attesa di ricevere la relazione della società sulle verifiche di recente effettuate».