Albiate: il premio San Valerio a Sergio Sala degli Amici di San Fermo

Il Premio "San Valerio" di Albiate (inventato dal Cittadino) assegnato al presidente dell’associazione “Amici di San Fermo”, Sergio Sala.
Albiate premio San Valerio
Albiate premio San Valerio

Il Premio “San Valerio” di Albiate assegnato al presidente dell’associazione “Amici di San Fermo”, Sergio Sala. Durante il pranzo sociale del sodalizio tenutosi domenica 29 ottobre, il sindaco di Albiate, Giulio Redaelli, ha ufficializzato che il riconoscimento civico 2023 va al presidente Sergio Sala a capo dell’ associazione che promuove ed organizza la storica Sagra di Albiate.

Albiate: storia del premio San Valerio, inventato dal Cittadino

Il Premio “San Valerio” è stato istituito nel 1990 dalla redazione albiatese del Cittadino e da questa assegnato sino al 1999. Dal 2001 il premio viene assegnato dal Comune di Albiate su segnalazione di una apposita commissione composta dal sindaco, dal parroco e da Franco Perego, già collaboratore del settimanale.

Il premio San Valerio è volto a premiare una persona o una associazione albiatese che ha umilmente donato il meglio di se stesso in patria o all’estero o ad una persona che in Albiate ha silenziosamente operato in termini di servizio e di volontariato. Il premio viene attribuito annualmente in concomitanza con la festa di San Valerio (16 novembre) e consiste in un simbolico attestato di riconoscenza.

Albiate: il premio San Valerio a Sergio Sala e ai 250 Amici di San Fermo

Premiare Sergio Sala significa attribuire un riconoscimento anche agli “Amici di San Fermo”, sodalizio che conta al giorno d’oggi 250 soci, tra cui 19 soci fondatori, 35 soci operativi e 196 tra soci sostenitori, benemeriti ed onorari. Prima della sua costituzione, la Sagra di San Fermo era organizzata dall’amministrazione comunale, che contava sull’appoggio di numerosi volontari. Per meglio progredire, l’allora sindaco Leonardo Longoni costituì un comitato organizzatore, formato dai presidenti delle associazioni albiatesi e affidando la presidenza al già sindaco e assessore provinciale Remo Canzi. Egli stesso, insieme al successivo sindaco Filippo Viganò, spinse per la formazione di un’associazione riconosciuta: la crescente complessità della Sagra e le numerose responsabilità che ricadevano sulle spalle dei volontari rendevano necessaria la costituzione di una personalità giuridica dedicata e l’organizzazione di un gruppo strutturato che potesse programmare i lavori da svolgere.