È rimasto bloccato in Cina per cinque mesi, ha seguito le lezioni online dall’altra parte del mondo, ha fatto l’esame di maturità da remoto e, con 98, è stato uno dei migliori diplomati del Floriani: Qiu Jie Lu ha vissuto il lockdown in Asia dove è rimasto fino a pochi giorni fa a causa della sospensione dei voli decretata per contenere la pandemia di coronavirus.
«Con i miei genitori e mio fratello – racconta il giovane che abita ad Aicurzio e ha frequentato il corso commerciale – siamo partiti il 20 gennaio per andare dai nonni. Avremmo dovuto fermarci un mese, ma non avevamo previsto quel che è accaduto». Proprio in quei giorni è emersa la pericolosità del Covid-19 e Wuhan è stata isolata: «Nella regione dei miei nonni – spiega – la situazione non era così grave e il blocco è durato solo due settimane. Per due mesi, però, non sono riuscito a contattare i miei compagni, poi ho cominciato a dialogare per mail e a seguire la didattica a distanza. Gli insegnanti mi hanno aiutato e hanno preparato lezioni apposta per me, per consentirmi di recuperare il programma che avevo perso». Qiu Jie è rientrato ad Aicurzio pochi giorni dopo l’esame di maturità: «Il colloquio è andato bene – afferma – ma avrei preferito farlo in presenza perché è mancato il contatto con i professori». La lontananza dai compagni e la preoccupazione per la situazione in Lombardia hanno segnato il suo soggiorno in Cina: ora, però, guarda al futuro e a settembre si iscriverà alla facoltà di matematica in Bicocca.
Il suo 98 è uno dei voti migliori registrati al Floriani dove nessuno dei 117 diplomati ha preso 100.
Il massimo dei voti è, invece, stato assegnato a 18 dei 176 liceali che hanno concluso le loro fatiche al Banfi: Luca Stucchi, Sofia Marca, Beatrice Adamini, Giulia Sala, Riccardo Ronchi, Elisa Comi, Valeria Brambilla, Elisa Rancanaro, Andrea Mandelli, Edoardo Valsecchi, Emma Crespi, Aurora Maggioni, Riccardo Meregalli, Riccardo Rota, Lorenzo D’Onofrio, Chiara Fossà, Alessia Longoni e Samuele Stucchi. A loro si aggiungono due studentesse che hanno conseguito la lode: Aurora Pizzera di quinta E e Martina Talarico di quinta A, entrambe dello scientifico tradizionale.
«È una grande soddisfazione – commenta Aurora – avevo una media molto alta, ma non mi aspettavo la lode» arrivata al termine di un periodo difficile per tutti. «Con la didattica a distanza – spiega – abbiamo terminato la preparazione, ma andare a scuola è un’altra cosa. A casa ci sono più distrazioni e, soprattutto, manca il contatto con i compagni». Ora si iscriverà ai corsi di biotecnologia, in Bicocca: «Mi sono sempre piaciute – aggiunge – le materie scientifiche. Fino a settembre pensavo a medicina, poi ho virato verso biotecnologia» con l’obiettivo di lavorare nel campo della ricerca.
Martina, invece, è ancora indecisa sulla strada da imboccare: «Sto facendo diversi test – dice – mi interessano vari ambiti e valuterò nei prossimi mesi». Nella lode un po’ ci sperava perché è stata ammessa all’esame con 60: «A tutti – confida – è mancata la scuola, è stato triste non vedersi per mesi, non poter condividere le ansie. La dad ha funzionato ma certe materie, come matematica, si devono fare in classe».n