A fine novembre il Comune diventerà proprietario del cineteatro Duse. «È arrivato in questi giorni il decreto della curia di Milano che formalizza la compravendita dell’immobile e il 29 novembre sottoscriveremo il rogito» ha annunciato il sindaco Ezio Colombo. Verrà quindi siglato l’accordo definitivo davanti al notaio e la sala di via Marco D’Agrate cambierà proprietario ovvero dalla parrocchia di Sant’Eusebio al Comune per un investimento 350mila euro.
La giunta Colombo entrerà in possesso di un edificio storico con circa 600 posti a sedere e oltre mezzo secolo di vita, durante la quale i film e gli spettacoli hanno imperversato per tanto tempo prima della chiusura, di qualche anno fa, quando la comunità pastorale Casa di Betania, per carenza di volontari e di risorse economiche da impegnare, ha deciso di abbassare definitivamente la saracinesca.
L’amministrazione di centrosinistra per arrivare al termine di questa operazione ha impiegato circa due anni e mezzo e, prima di formulare l’offerta accolta praticamente subito dalla Curia, ha fatto molte analisi e chiesto pareri perfino all’ufficio tecnico erariale. L’ente interpellato aveva valutato l’intera struttura poco meno di due milioni di euro una cifra calcolata partendo dal presupposto che quell’edificio sarebbe dovuto essere costruito ex novo, non avendo dei termini di paragone reali, ovvero un altro cinema con caratteristiche simile. La riapertura del Duse non sarà però così immediata perché l’immobile necessita alcuni interventi di manutenzione straordinaria per quanto tutti gli impianti e non è escluso che debba essere implementato anche il sistema antisismico.
In sostanza la prossima amministrazione dovrà reperire da un minimo di 300mila a un massimo di 900mila euro per la messa a norma del cineteatro edificato nel lontano 1954 per volontà del parroco don Nemesio Farina e ristrutturato per l’ultima volta nel 1998.
Inizialmente il Duse si chiamava San Luigi, ma siccome molto spesso le pellicole dei film ordinate ad Agrate finivano a Concorezzo dove esiste tutt’ora il cineteatro San Luigi, a cavallo degli anni ’70venne fatto un referendum tra gli agratesi che lo ribattezzarono Duse ispirandosi all’attrice Eleonora Duse.
Le associazioni agratesi, specialmente quelle specializzate in teatri e concerti non vedono l’ora di tornare o entrare per la prima volta nella sala di via Marco D’Agrate, ma servirà necessariamente del tempo.