Addio a Maria Alberti a 109 anni: la giussanese era una delle più anziane della Brianza

È mancata all’età di 109 anni Maria Alberti, di Giussano: giovedì primo marzo celebrati i funerali di una delle donne più anziane di tutta la Brianza.
Addio a Maria Alberti a 109 anni: la giussanese era una delle più anziane della Brianza

Era la signora più anziana della città. Maria Alberti, la nonnina di Giussano, classe 1908, avrebbe compiuto 110 anni il 15 luglio, ma una banale caduta le ha impedito di festeggiare lo speciale traguardo. Nata a Torre Pallavicina in provincia di Bergamo ha avuto una vita intensa, fatta di tanti bei momenti ma anche di periodi faticosi, che l’hanno temprata a tutto. Aveva lavorato per molti anni in Svizzera in strutture alberghiere e ristoranti. Nel 1956, quindi, con la figlia Carla, nata nel 1933, si è trasferita a Giussano, per la precisione a Cascina Miè. Qualche anno dopo, poi, non con pochi sacrifici, mamma e figlia acquistarono casa nel villaggio costruito dalle Acli in via Pastore. Fino all’ultimo sorridente, l’hanno circondata di affetto anche i tanti nipoti e bisnipoti, che adoravano la nonnina, mantenutasi sempre molto lucida.

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«Nonna Maria era una signora semplice, serena e sorridente. Dopo una vita operosa, spesa per la sua famiglia, gradatamente si è ritirata in casa con l’amatissima figlia e i nipoti. Fino ad oltre l’età di 90 anni viaggiava per contro proprio con i mezzi pubblici per visitare parenti e conoscenti» ha ricordato Luciano Biraghi.

Innumerevoli sono stati i rosari con le vicine di casa, recitati sferruzzando per realizzare capi e ricami in lana, da vera maestra. Il suo hobby preferito erano le parole crociate, che ha compilato anche oltre il secolo fin quando la vista glielo ha consentito. Dopo aver compiuto i 100 anni un giorno le si è rotto il femore. Trasportata in ospedale, i familiari e gli amici ebbero timore che non avrebbe sopportato l’intervento. Nonna Maria, invece, il giorno successivo era già in piedi: lo stesso medico chirurgo le disse che aveva la struttura ossea di un’ottantenne.

«La sua dieta era composta, perlopiù, di latte e biscotti per bambini – ha aggiunto Luciano Biraghi -, ma soprattutto dell’amore di sua figlia che non l’abbandonava mai, dedicandole tutto il tempo da più di vent’anni. Purtroppo questa caduta ha trovato un corpo più debole rispetto alla precedente e non ha potuto reagire. Oggi, in via Pastore, non c’è più quella gioia che nonna Maria ha portato con sé in paradiso ma fino all’ultimo ha dispensato a chiunque lei incontrasse». A darle l’ultimo saluto, giovedì 1 marzo, nella basilica dei Santi Filippo e Giacomo, sono accorsi veramente in tanti, perché nonna Maria era la nonnina veramente di tutti, la nonna di tutta la città.