È arrivato il momento della dismissione del depuratore di Varedo. Ovvero il giorno della deviazione delle acque putride verso l’impianto di Pero, il momento nel quale inizia lo smantellamento del sito di Varedo, che condurrà alla rinaturalizzazione dell’intera zona sud della città.
Lunedì mattina il presidente di Cap Holding, Alessandro Russo accompagnato dalle autorità locali e dai sindaci dell’asta del Seveso (nella foto), ha aperto simbolicamente la connessione fognaria appena realizzata.
Si tratta di un punto di arrivo ma anche di un punto di partenza, come precisato da Viviane Iacone presente alla mattinata in rappresentanza della Regione Lombardia. Infatti è in via di conclusione il monitoraggio degli scarichi in ambiente dei fiumi della zona, con la certezza assoluta che la stragrande maggioranza degli sfoghi che confluiscono nel Seveso e negli altri torrenti, non sono né autorizzati né, fino ai ieri, controllati. Evitando i flussi non autorizzati sarà possibile finalmente controllare l’inquinamento e chi inquina. Per il momento la dismissione a tempo di record di Varedo ha evitato la sanzione europea. E già questo non è poco.