Cinque denunce per rissa aggravata e indagini dell’Arma tuttora in corso per chiarire i contorni della vicenda. Si è concluso così, per il momento, il caso del 27enne accoltellato venerdì della scorsa settimana in via Marco Polo a Bernareggio. Il giovane era stato prelevato dall’elisoccorso dopo una ferita al fianco che gli aveva lesionato anche un rene ed era stato trasportato all’ospedale Niguarda di Milano. Le sue condizioni però sono apparse presto rassicuranti. È stato medicato ed è già stato dimesso. Ora si trova a casa, a Carnate. Lui stesso, come gli altri quattro, è destinatario della denuncia a piede libero per rissa aggravata.
Secondo la prima ricostruzione eseguita dai carabinieri di Bernareggio, intervenuti su chiamata della centrale operativa mentre i soggetti coinvolti erano ancora sul posto, si sarebbe trattato di una lite tra due fazioni, da un lato il 27enne ferito e un amico, dall’altro tre soggetti tra cui un 50enne legati da rapporti di familiarità. Uno scontro tra due gruppi che sarebbe terminato con quel fendente inferto con una lama poi recuperata dagli uomini del comandante Marco Barsanti e messa sotto sequestro. L’ipotesi che prevale è che non si sia trattato di un gesto d’impeto ma di un atto organizzato, tuttavia sulle motivazioni, sulla dinamica e sull’identità di chi materialmente ha sferrato il colpo ci sono ancora punti d’ombra sui quali indagano i carabinieri. Al momento del loro arrivo sul luogo dei fatti tutti i coinvolti si trovavano ancora nelle immediate vicinanze.
Il 27enne appariva in stato cosciente ma molto provato dalla rissa e dal dolore. Non avrebbe perso una quantità di sangue allarmante ma avrebbe riportato una lesione al rene che per qualche giorno ha impedito di giudicare fuori pericolo il ferito. Stabilizzato sul posto è stato poi caricato sull’elicottero atterrato in un campo vicino. Da lì hanno preso il via le operazioni di identificazione di tutti i soggetti. Si tratta di persone residenti tra Bernareggio e Carnate, tra i 26 e i 50 anni. Tutti hanno piccoli precedenti dai quali plausibilmente hanno preso le mosse gli approfondimenti dei carabinieri.
Valeria Pinoia