Accoltellamento per una parola di troppo, un arresto per tentato omicidio
È stato arrestato per tentato omicidio aggravato dai futili motivi il responsabile del ferimento con un coltello di un sedicenne. È successo a Busnago.
È stato arrestato per tentato omicidio aggravato dai futili motivi, porto di oggetti atti ad offendere e detenzione abusiva di munizioni. È un ragazzo di 27 anni, residente nel Lecchese, che i carabinieri hanno identificato come responsabile dell’accoltellamento di un sedicenne avvenuto il 16 agosto nel parcheggio del centro commerciale di Busnago.
Accoltellamento per una parola di troppo: i due non si conoscevano
La vittima, di un paese limitrofo in provincia di Milano, era stata ferita all’altezza del diaframma con un’arma da taglio e, trasportatata d’urgenza all’ospedale San Gerardo di Monza, sottoposta a un intervento chirurgico finendo poi in terapia intensiva.
Tutto sarebbe successo per un sguardo di troppo tra due persone che non si conoscevano: il minorenne non avrebbe gradito l’atteggiamento del ventisettenne e i due sarebbero arrivati presto alle mani. Dopo calci e pugni, il minore veniva colpito con un fendente all’addome e tenendosi la mano sulla ferita si rifugiava all’interno della sala giochi accasciandosi al suolo, mentre il suo aggressore saliva in macchina e si allontanava rapidamente. Il tutto sotto lo sguardo attonito di circa una quindicina di ragazzi.
Accoltellamento per una parola di troppo: aggressore ripreso dalle telecamere
E delle telecamere, che hanno ripreso la scena e la targa dell’auto e permesso ai carabinieri di Bellusco di ricostruire i fatti insieme alle testimonianze dei presenti.
I militari della Compagnia di Vimercate hanno rintracciato e fermato l’aggressore, davanti la sua abitazione. Bloccato e perquisito, oltre all’arma del delitto tenuta nell’elastico dei boxer, un coltello a serramanico con lama di 10 centimentri, in tasca aveva anche 2 dosi di cocaina da circa 0.5 grammi l’una. Inoltre, in casa deteneva senza nessuna autorizzazione due cartucce per pistola (una calibro 7.65 e l’altra 9X21). Il ragazzo, che risulterebbe in cura presso il CPS, già in passato era stato sorpreso in pubblica via in possesso di un taser. È stato trasferito in carcere.