Accadde oggi sul Cittadino: 3 luglio 1941, il messaggio evangelico di Pio XII

Il 3 luglio 1941 il Cittadino aveva dedicato l’intera copertina al messaggio evangelico di Pio XII.
Dalla prima pagina del Cittadino del 3 luglio 1941
Dalla prima pagina del Cittadino del 3 luglio 1941

Un messaggio evangelico che travalica il tempo e giunge, sempre attuale, da ben ottant’anni fa. Un’Italia diversa, un mondo diverso, sconvolto dalla guerra che imperversava, smuovendo uomini e coscienze. Oggi come ieri, durante la solennità dei Santissimi Pietro e Paolo, il sommo pontefice regalava alla città di Roma e al Mondo una preghiera solenne e un messaggio fatto di speranza.

II Cittadino di ottant’anni fa, 3 luglio 1941 dedicò l’intera copertina al messaggio evangelico di Pio XII, eppure, ascoltandolo, può essere utile anche al mondo di oggi, sconvolto dalla pandemia che sta tutt’ora imperversando.

“Il senso del dolore e la fiducia nella provvidenza divina” è il messaggio che emerge dal discorso di Pio XII in occasione delle solenni celebrazioni dei Santi Pietro e Paolo in Roma.

Ecco le parole del pontefice, fedelmente riportate sulla prima pagina del Cittadino.

«Vi siete mai domandati quali dovevano essere i sentimenti e i timori del piccolo gruppo di cristiani sparsi nella grande città pagana, allorché dopo aver frettolosamente sepolti i corpi dei due grandi martiri, l’uno al piede del Vaticano e l’altro sulla via Ostiense, si raccolsero i più nelle loro stanzette di schiavi o di poveri artigiani, alcuni nelle loro ricche dimore, e si sentirono soli e quasi orfani in quella scomparsa dei due sommi Apostoli? […]» ricordando Pietro e Paolo.

Per poi passare a parlare dei giorni presenti: «Tutti gli uomini sono quasi fanciulli davanti a Dio, tutti, anche i più profondi pensatori e i più sperimentati condottieri di popoli. Essi giudicano gli avvenimenti con la veduta corta del tempo che passa e vola irripetibile; Dio li guarda invece dalle altezze e dal centro immoto dell’eternità. Essi hanno davanti a loro occhi l’angusto panorama di pochi anni; Dio invece ha avanti a sé il panorama universale dei secoli».