Vent’anni fa, il Cittadino di Monza del 12 luglio 2001 dedicava un intero dossier al tornado che si era abbattuto pochi giorni prima, il 7 luglio, sul Vimercatese causando 400 miliardi di lire di danni. Fortunatamente nessuna vittima, anche se le conseguenze per la popolazione furono disastrose e terribili, oltre al centinaio di persone che rimasero ferite, due anche in modo molto grave.
Un dramma che viene raccontato dal Cittadino a 360 gradi, occupandosi sia di ascoltare i protagonisti, raccogliendone le testimonianze, sia di pensare al futuro, alla ricostruzione oltre che alla stima dei danni causati dal tornado.
La Regione Lombardia decise di stanziare immediatamente un miliardo per contrastare l’emergenza. Le parole dell’allora presidente Formigoni furono di plauso oltre che di aiuto per i cittadini dei paesi colpiti: «I brianzoli si sono rimboccati le maniche. Aiutiamoli, presto e bene».
Un appello condiviso dai sindaci dei paesi coinvolti che intimavano le istituzioni di non lasciarli soli in questa emergenza.
A tal proposito, Confindustria mise in piedi una linea diretta per aiutare i sindaci in difficoltà.
Silvio Berlusconi, in quel momento presidente del consiglio, visitò immediatamente i luoghi travolti dall’emergenza e dichiarò: «Non preoccupatevi, se non giungeranno da Roma, gli aiuti verranno direttamente da Arcore». E ancora «Dobbiamo ringraziare la Madonna. Il tornado avrebbe potuto fare migliaia di vittime».