A Seregno educazione civica alla scuola don Milani con lo spettacolo “Invisibili”

Interessati 500 studenti di 24 classi: il messaggio che trasmette lo spettacolo sono i diritti e l'immigrazione
Mohamed Ba in scena

Per rendere toccante ed emozionante l’insegnamento dell’educazione civica, che è disciplina trasversale e ruota attorno a tre nuclei tematici principali: costituzione: diritto nazionale e internazionale legalità e solidarietà; sviluppo sostenibile: educazione ambientale; cittadinanza digitale, la dirigente e i docenti della scuola media don Milani di Seregno, hanno interessato 500 studenti di 24 classi, proponendo lo spettacolo teatrale “Invisibili”, scritto e interpretato da Mohamed Ba, che aveva come messaggio i diritti e l’immigrazione.  Gli “Invisibili” è stata una rappresentazione che ha ripercorso il cammino di due cittadini africani che s’incontrano su una spiaggia e cercano a tutti i costi di sopravvivere agli incubi della povertà sognando una vita migliore dall’altra parte della barriera. Nel corso dello spettacolo Ba ha rivolto agli studenti questa domanda: “che ne sarebbe della nostra vita se, per misterioso caso, non fossimo nati qui ma nel “Terzo Mondo? Ciò che è scontato per voi: studiare, mangiare, avere una casa e delle cure, lavorare, persino invecchiare, là nel Terzo Mondo non lo è affatto”. Nella recita negli occhi dei due africani, il bisogno raddoppia il sogno.  Mohamed Ba è il custode della tradizione africana e il rinnovatore che canta le memorie italiane, dalla Shoah ai drammi della contemporaneità. “Invisibili” sono le speranze di chi lascia tutto senza dimenticare nulla.

A Seregno “Invisibili”, lo spettacolo scritto e interpretato da Ba

Mohamed Ba, è nato in Senegal, piccolo grande paese dell’Africa Occidentale. Vive e lavora in Italia da  sedici anni, e si è italianizzato. E si muove anche con la consapevolezza che il tronco d’albero in acqua ci sta da secoli e non per questo diventa un coccodrillo. “Mi sento portatore di valori, di culture e tradizioni -ha detto-  che non necessariamente somigliano ai valori e le tradizioni italiani e cerco di costruire un ponte che colleghi il meglio di quello che determina il mio essere africano prima, senegaliano poi, con il meglio che il territorio che mi ospita mi offre. Provo a farlo con passione, determinazione, professionalità. Il mondo di oggi così com’è non va bene e c’è la necessità di rispolverare i vecchi stili di vita che ci hanno permesso di superare i duri tempi di guerre e conquiste. La crisi che ci annebbia la mente non è solo economica, è anche etica, morale e religiosa”.

Mohamed Ba ha fondato il gruppo interculturale “Mamafrica”

Poi ha aggiunto: “sono stati scelti modelli di sviluppo dando ampio spazio al denaro mortificando cosi l’essenza umana, come è stato negli anni Trenta. Le guerre che ne sono seguite non hanno insegnato che quando è l’avere che condiziona l’essere, chi non ha non è, e non potrà pretendere di essere. Col  il mio lavoro di formatore, educatore, attore e drammaturgo teatrale cerco di dare il mio contributo per una rifondazione della  forma mentis, mettendo l’uomo al centro. Il teatro, assieme alla musica a base di percussioni, è quello che mi sento di portare all’appuntamento del dare e del ricevere che è semplicemente l’intercultura”.  Mohamed Ba  ha fondato il gruppo interculturale “Mamafrica”, che usa la musica a base di percussioni per diffondere la cultura negroafricana in Italia, in Europa e nel mondo. Ha pubblicato diversi libri. Nel  2004 è stato commentatore dei Mondiali di calcio in Sud Corea con la Gialappa’s Band su Radio Rai. In televisione nel 2008 era tra gli opinionisti nella trasmissione condotta da Irene Pivetti su Odeon Tv dal titolo Iride.