La Santa Pasqua porta con sé, come sempre, un messaggio di resurrezione. Di speranza. Nella situazione in cui ci troviamo a vivere, quella della pandemia da coronavirus, questa speranza ha un volto ben definito: quello della via d’uscita dall’emergenza sanitaria. Un percorso che passa dai vaccini (campo nel quale la Brianza si troverà a giocare un ruolo da protagonista, come Il Cittadino aveva anticipato), dalla ricerca sulle cure ma, anche, perché no, dalla bella stagione e dal caldo che, ci auguriamo, torneranno presto ad allietare le nostre giornate.
Dopo un anno terribile, d’altronde, sarebbe bello ascoltare finalmente delle note positive. Proprio per questo mi permetto di impiegare queste righe che mi sono state immeritatamente concesse per avanzare una proposta: perché, oltre al quotidiano “bollettino di guerra” pandemico di contagiati e deceduti, le istituzioni preposte non iniziano a fornirne anche uno relativo ai vaccinati? Sì: quanti hanno preso la prima dose, quanti la seconda e così via. Pochi o tanti, si tratterebbe comunque di numeri che permetterebbero di vedere più vicina la fine dell’incubo. Come in una maratona, del resto, per continuare a tollerare fatiche altrimenti insostenibili bisogna, prima o poi, iniziare a scorgere la linea del traguardo. Per quanto lontana questa possa essere…