Il comitato degli ex lavoratori Bames in presidio fuori dal tribunale di Monza per chiedere giustizia. Giovedì mattina 11 novembre gli ex dipendenti dell’azienda vimercatese del settore hi-tech si sono dati appuntamento fuori dal palazzo di giustizia, dove ha avuto luogo la prima udienza per l’impresa dei fratelli Bartolini, che ha condotto al banco degli imputati 8 persone con l’accusa di bancarotta fraudolenta per il fallimento della ditta che produceva schede elettroniche nell’ex comparto Ibm di Velasca. Dopo la condanna in primo grado a 4 anni e 8 mesi a due imputati con rito abbreviato, per gli altri otto parte il processo con il rito ordinario.
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«Chiediamo solo giustizia per noi che ci troviamo senza più uno stipendio da anni e con tanti arretrati ancora da percepire – hanno detto le vecchie maestranze – Questa è veramente una storia brutta e infinita. Vorremmo indietro solo quello che ci spetta».
A rincarare la dose ci ha pensato l’ex sindacalista della Fim Cisl, Gigi Redaelli. «Noi non molliamo e siamo ancora qui – ha detto l’ex segretario provinciale della sigla sindacale – È una vicenda molto complessa e crediamo che questo disastro occupazionale sia stato creato dall’impresa in modo scientifico».