A Monza riparte il processo, presidio degli ex lavoratori Bames davanti al tribunale

Il comitato degli ex lavoratori Bames in presidio fuori dal tribunale di Monza per chiedere giustizia giovedì 11 novembre in occasione della prima udienza del processo per il fallimento della ditta che produceva schede elettroniche nell’ex comparto Ibm di Velasca. «Vorremmo indietro solo quello che ci spetta», dicono.
Presidio a Monza ex dipendenti Bames - Sem Vimercate davanti al tribunale
Presidio a Monza ex dipendenti Bames – Sem Vimercate davanti al tribunale Michele Boni

Il comitato degli ex lavoratori Bames in presidio fuori dal tribunale di Monza per chiedere giustizia. Giovedì mattina 11 novembre gli ex dipendenti dell’azienda vimercatese del settore hi-tech si sono dati appuntamento fuori dal palazzo di giustizia, dove ha avuto luogo la prima udienza per l’impresa dei fratelli Bartolini, che ha condotto al banco degli imputati 8 persone con l’accusa di bancarotta fraudolenta per il fallimento della ditta che produceva schede elettroniche nell’ex comparto Ibm di Velasca. Dopo la condanna in primo grado a 4 anni e 8 mesi a due imputati con rito abbreviato, per gli altri otto parte il processo con il rito ordinario.


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«Chiediamo solo giustizia per noi che ci troviamo senza più uno stipendio da anni e con tanti arretrati ancora da percepire – hanno detto le vecchie maestranze – Questa è veramente una storia brutta e infinita. Vorremmo indietro solo quello che ci spetta».

A rincarare la dose ci ha pensato l’ex sindacalista della Fim Cisl, Gigi Redaelli. «Noi non molliamo e siamo ancora qui – ha detto l’ex segretario provinciale della sigla sindacale – È una vicenda molto complessa e crediamo che questo disastro occupazionale sia stato creato dall’impresa in modo scientifico».

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Presidio a Monza ex dipendenti Bames Sem Vimercate davanti al tribunale