«Questa città va amata perché dà tanto a chi la ama. Bisogna essere orgogliosi e fieri di essere monzesi»: sono le parole con cui Giancarlo Nava, giornalista che dal 1953 al 1996 è stato redattore del Cittadino fino a diventarne caporedattore, ha accolto commosso il Giovannino d’oro, la massima onorificenza civica del Comune di Monza.
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«Ho raccontato questa città giorno per giorno, l’ho vista cambiare: è quella di allora, anche se ha un cuore più moderno» ha detto ancora circondato da tanti monzesi che sono venuti ad applaudirlo nella mattina di domenica 24 giugno, il tradizionale giorno della consegna del premio: con loro anche gli iscritti al gruppo facebook EasyMonza, che ha sostenuto la candidatura, e tanti eredi della redazione del Cittadino, incluso il direttore Claudio Colombo, che proprio con Nava ha iniziato a fare giornalismo prima di passare alla Gazzetta dello sport e al Corriere della sera.
Giancarlo Nava è stato premiato con il Giovannino insieme ad Anna Sorteni, figlia di Leo Sorteni, primo sindaco del dopoguerra e fondatrice del Memb, Museo etnologico di Monza e Brianza («il nostro impegno è di trovare quanto prima una sede adeguata al museo» ha detto il sindaco Dario Allevi alla sua prima cerimonia dei Giovannini, veste per la quale non ha nascosto emozione).
Poi l’applauditissima Antonella Vezzani, coordinatrice della scuola dell’infanzia Maria Bambina e promotrice di tante iniziative per i bambini monzesi, sostenuta dalle famiglie e dai piccoli che la conoscono e la moglie di Angelo Gironi, il fondatore del Cam scomparso poco più di un anno fa, uno dei pionieri della sanità privata italiana.
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A chiudere Carlo Cappuccio, presidente dello Sporting club di Monza, l’associazione scelta quest’anno per il conferimento della Corona ferrea, il premio destinato annualmente alle realtà sociali del territorio.