Aiuole dei poeti”, spariscono i fiori. Messi a dimora dall’associazione “Amici del Paese” per abbellire la zona verde posta di fronte al municipio e corredata da poesie per dare un tocco speciale al contesto curato da volontari, ignoti pensano bene di portarsi via alcune piantine fiorite. Un dispetto o un atto di vandalismo vero e proprio? Ladri di fiori, si direbbe.
Furto di fiori: “Che cosa spiacevole”
Tanta è la fame di verde in città che qualcuno (più di qualcuno, per la verità) non trova di meglio da fare che estirpare le piante in fiore dall’ aiuola cittadina. Il fenomeno non è nuovo e avviene con maggiore frequenza nelle zone centrali, le più curate, piuttosto che in periferia. Lo subiscono anche i privati che, fuori da negozi o bar, soprattutto quando si affaccia la primavera, cercano di abbellire i marciapiedi con un po’ di verde nei vasi. E che poi lo vedono sparire nel giro di una notte. «Non è un fatto eclatante, ce ne rendiamo conto, ma rappresenta per noi qualcosa di molto spiacevole – spiegano dall’associazione macheriese- ultimamente alle aiuole dei poeti, davanti al municipio di Macherio che noi accudiamo, spariscono i fiori, soprattutto i garofanini che sistematicamente noi piantiamo. Quello che vogliamo dire è che “basta chiedere”…». I volontari piantano, trapiantano, annaffiano, concimano, cercano di rendere belle le aiuole e senza chiedere nulla in cambio. Lo fanno perché hanno a cuore il paese e vogliono portare il bello come gesto di cura, decoro e anche sentimento.
I fiori per abbellire il paese
Perché l’associazione “Amici del Paese” non pensa solo alle aiuole dei poeti, per altro angolo molto apprezzato dai cittadini, ma anche ad altri luoghi verdi di Macherio dove, con grande generosità e spirito di gruppo, si impegnano per sistemare situazioni che denunciano carenze o criticità. Ecco perché, di fronte a questi furti, si stringe il cuore. Ciascun cittadino deve assumersi un pezzetto di responsabilità per non vanificare l’impegno di chi volontariamente si adopera per la tutela del verde. Rubare le piante dalle aiuole non è una novità, purtroppo. Si trafugano soprattutto piante e fiori che da sole fanno decoro. La brutta abitudine colpisce più il centro della periferia. Le aiuole dei poeti raccontano che i fiori e la poesia sono doni universali. Sarebbe il caso di ricordarlo ai ladri, magari, con una filastrocca di Gianni Rodari? «Se invece dei capelli sulla testa ci spuntassero i fiori, sai che festa? Si potrebbe capire a prima vista chi ha il cuore buono, chi la menta trista. Il tale ha in fronte un bel ciuffo di rose: non può certo pensare a brutte cose. Quest’altro, poveraccio, è d’umor nero: gli crescono le viole del pensiero. E quello con le ortiche spettinate? Deve avere le idee disordinate, e invano ogni mattina spreca un vasetto o due di brillantina»