Brianza, l’azzardo è online: nel 2024 spesi quasi 31 milioni di euro

La fotografia del gioco d’azzardo online a Monza e in Brianza presentata ne “Il libro nero dell’azzardo” edizione 2025.
Giochi d'azzardo online scommesse - foto Freepik
Giochi d’azzardo online scommesse – foto Freepik

Si gioca tanto, tantissimo, soprattutto online, e si inizia sempre prima (nonostante la legge) già a 14 o 15 anni. È la fotografia preoccupante del gioco d’azzardo online presentata ne “Il libro nero dell’azzardo” edizione 2025, il report sulle dipendenze dell’azzardo in Italia promosso da Federconsumatori Modena con Fondazione Isscon, presentato mercoledì sera alla Casa del volontariato, alla presenza di Massimiliano Vigarani, uno degli autori del report.

Brianza, l’azzardo è online: sul gioco fisico non ci sono più dati territoriali

Una piaga sociale che cresce a livello nazionale ma ancor più in Lombardia. Lo studio analizza solo il gioco online. Per quanto riguarda il gioco fisico (quello con macchinette o videolottery, per intenderci) si possono ricavare solo proiezioni statistiche perché l’Agenzia delle dogane e dei monopoli non presenta più dati territoriali sul gioco fisico dal 2020.
Inoltre l’Agenzia delle dogane e dei monopoli non fornisce dati riguardanti i comuni con meno di 10.000 abitanti e questo – come spiega Vigarani – «per tutelare l’interesse dei players che gestiscono le piattaforme di gioco e non ledere così il diritto alla libera impresa».

Brianza, l’azzardo è online: i numeri crescono dal 2023, ingolosisce la percentuale di vincita

Nel 2024 ogni brianzolo tra i 18 e i 74 anni ha speso per giocare online ben 1.750 euro. Nella città capoluogo invece la spesa pro capite nella stessa fascia d’età è stata di 1.687 euro. Un balzo in avanti rispetto al 2023 quando la giocata pro capite per la provincia di Monza si attestava a 1.461 euro. Il totale speso nel 2024 è stato in Brianza di 30.796.522 euro.

«Nei momenti di crisi la gente tende a giocare più spesso, sperando di trovare qualche ricavo – spiega Vigarani – In questo scenario gli investimenti soprattutto sul gioco online sono enormi e in continua crescita, soprattutto tra i giovanissimi. Basta uno smartphone, non serve andare al bar davanti a una macchinetta. Si può giocare senza nessun controllo a ogni ora del giorno e della notte».

A rendere ancora più pericolosamente attrattivo il gioco online è anche la percentuale di vincita. In media nel gioco online il banco si tiene il 5%, significa che si perde “solo” 5 volte su 100. Un’illusione che spinge e invoglia a puntare e giocare sempre più spesso, sempre più soldi. Nel gioco fisico (alle macchinette) la media di perdita è del 26%

Brianza, l’azzardo è online: nel 2024 spesi quasi 31 milioni di euro, quasi Comuni giocano di più

Lo studio prende in considerazione tutte le regioni ma si focalizza in particolare sulla Lombardia dove dai numeri saltano subito all’occhio sei Comuni della provincia dove la raccolta pro capite dell’azzardo on line supera la media nazionale, che nel 2024 è stata di 2.162 euro. Si tratta dei comuni di Busnago (passato da 2.404 euro di giocate per ogni cittadino nel 2023 a 3.826 euro lo scorso anno), Limbiate (da 2.792 euro del 2023 a 3.164 euro nel 2024), Mezzago dove le giocate pro capite sono diminuite ma restano comunque sopra la media nazionale, Cavenago Brianza con un balzo in avanti di oltre mille euro pro capite (da 1.323 euro nel 2023 a 2.448 euro l’anno scorso), Lesmo (da 1.471 euro a 2.308 euro lo scorso anno).
Ad attirare maggiormente l’attenzione e la voglia di gioco sono il poker online e il casinò online.

Al secondo posto le scommesse sportive. «Tutto questo è perfettamente legale. Poi ci sono le giocate illegali – conclude Vigarani – Ci si collega a una piattaforma legale e poi si viene dirottati su una privata. E qui non c’è alcuna regola e nessun limite di gioco».

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.