Favorire la cultura della legalità, la diffusione dei principi costituzionali di base e illustrare i compiti istituzionali affidati alla Guardia di Finanza. Sono iniziati a novembre e proseguiranno fino a marzo gli incontri promossi dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Monza, in sinergia con l’Ufficio Scolastico Territoriale di Monza e Brianza, con le classi quarte e quinte delle scuole secondarie di secondo grado della provincia. Si tratta di un’iniziativa che prosegue nel solco del protocollo “Educazione alla legalità economica” sottoscritto tra il Comando Generale della Guardia di Finanza e l’allora M.I.U.R., ora Ministero dell’Istruzione e del Merito.
Incontri con gli studenti fino a marzo: per ora avvenuti a Vimercate, Monza, Seregno Limbiate e Besana
Le Fiamme gialle brianzole hanno già tenuto le loro lezioni negli Istituti “Ezio Vanoni” di Vimercate, “G. Parini” di Seregno, “A. Olivetti” di Monza, “E. Morante” di Limbiate e “Gandhi Mohandas Karamchand” di Besana in Brianza. I militari del Nucleo di Polizia Economico- Finanziaria di Monza, del Gruppo di Monza e delle Compagnie di Seregno e Seveso, alla presenza di oltre 550 studenti, hanno descritto in particolare le azioni per contrastare l’evasione, l’elusione e le frodi fiscali, gli illeciti in materia di spesa pubblica e della criminalità economico-finanziaria.
Incontri della Finanza: gli obiettivi perseguiti e momenti di dibattito
L’intento dell’iniziativa, più in generale, è stato volto a: “incrementare negli studenti la consapevolezza del loro ruolo di cittadini, titolari di diritti e di doveri che investono anche il piano economico”, sensibilizzarli sulla “convenienza” del valore della legalità economico- finanziaria, “da apprezzare non per paura delle relative sanzioni, bensì per la sua utilità, sotto il profilo individuale e sociale” dicono dal Comando provinciale. E poi far comprendere il ruolo rivestito dalla Finanza, “organo di polizia dalla parte dei cittadini, a tutela delle libertà economiche” e infine “accrescere negli adolescenti la consapevolezza delle conseguenze delle loro azioni” attraverso esempi concreti, operazioni in materia di contraffazione, abusivismo commerciale organizzato, tutela del Made in Italy e della sicurezza prodotti, vigilanza sul comparto del gioco e delle scommesse, traffici illeciti, tra cui l’uso e lo spaccio di sostanze stupefacenti.
Non sono mancati momenti di “dibattito partecipato”, e sono stati inoltre illustrati i concorsi banditi dalla Guardia di Finanza per l’ammissione ai corsi di Accademia, della Scuola Ispettori e Sovrintendenti e della Scuola allievi finanzieri, una opportunità da potere eventualmente sfruttare.