Sarebbero tutti residenti tra Monza e dintorni i cinque ragazzi, tra i quali tre minorenni, arrestati martedì 18 novembre per tentato omicidio pluriaggravato e rapina pluriaggravata in concorso dopo che nella notte del 12 ottobre avrebbero aggredito a calci e pugni e poi accoltellato uno studente universitario milanese 22enne nelle vicinanze di corso Como, a Milano.
I cinque sono stati raggiunti da due ordinanze di custodia cautelare in carcere eseguite dagli agenti della Polizia di Stato di Milano, Commissariato Garibaldi Venezia, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario e dalla Procura della Repubblica per i Minorenni di Milano. La vittima ha riportato vari traumi per i colpi inferti e gravissime lesioni da arma da taglio agli organi interni, rimanendo per giorni in pericolo di vita.
Brutale aggressione a uno studente 22enne a Milano: gang nel Monzese arrestata dalla Polizia
La svolta è venuta dopo che gli agenti hanno acquisito e analizzato le immagini delle telecamere della videosorveglianza della zona dell’aggressione, avvenuta in via Rosales angolo viale Montegrappa, nel capoluogo meneghino: il gruppo composto da cinque indagati avrebbe accerchiato il 22enne strappandogli dalle mani una banconota da 50 euro.
La vittima avrebbe tentato di tornare in possesso del denaro ma a quel punto sarebbe scattata la brutale aggressione con calci e pugni fino alle due coltellate, sferrate alla schiena e al torace, che hanno comportato la rottura di un’arteria, la perforazione di un polmone e una lesione del midollo spinale. Gli aggressori, sempre dalle immagini, avrebbero infierito sul 22enne mentre era accasciato a terra. Lo studente, portato d’urgenza all’ospedale e sottoposto a molteplici trasfusioni di sangue e un duplice intervento chirurgici, ancora oggi avrebbe un “serio pregiudizio delle funzioni vitali”.
Brutale aggressione finisce a coltellate: ragazzi al Beccaria e a San Vittore
Gli agenti, partendo dalle immagini, dopo una articolata indagine sono risaliti ai presunti autori della aggressione. Perquisizioni domiciliari hanno consentito di rinvenire e sequestrare “diversi indumenti, il coltello e dei dispositivi telefonici” che sarebbero stati utilizzati durante l’episodio. Infine, con “attività tecnico-investigativa” i poliziotti milanesi sarebbero arrivati ad attribuire: “le responsabilità penali in capo a ciascun componente del gruppo in ordine alle condotte poste in essere”. I tre ragazzi minorenni, tutti 17enni, sono stati associati all’IPM Milano- “Beccaria” mentre i due maggiorenni, entrambi di 18 anni, alla casa circondariale di Milano San Vittore.