Due anni fa l’addio a Berlusconi: «Sempre con noi, l’assenza si sente oggi più che mai»

L'Ac Monza ricorda il presidente Silvio Berlusconi a due anni dalla morte, il 12 giugno 2023. Anche Fabrizio Sala e la figlia Marina Berlusconi.
Ac Monza Silvio Berlusconi - foto Ac Monza
Ac Monza Silvio Berlusconi – foto Ac Monza

Sempre con noi, Presidente“. L’Ac Monza ricorda il presidente Silvio Berlusconi a due anni dalla morte, il 12 giugno 2023: poche parole e una fotografia di un incontro felice con la squadra che con lui ha realizzato il sogno della promozione in Serie A, la prima in centodieci anni di storia della società. E che dopo di lui ha imboccato una china discendente che alla fine dell’ultimo campionato ha significato il ritorno in B dopo tre anni.

«Silvio Berlusconi mi ha insegnato a non avere paura di sognare in grande; mi ha insegnato che ottimismo non è superficialità, ma una scelta. Che essere fuori posto, a volte, significa essere un passo avanti. Dove molti vedevano ostacoli, lui vedeva possibilità. Ha preso l’ordinario che c’era in questo Paese e lo ha reso straordinario. La sua assenza si sente, oggi più che mai», è invece il ricordo nelle parole Fabrizio Sala, oggi deputato alla Camera dei Deputati in una carriera politica targata Forza Italia fin dagli esordi.

Due anni fa l’addio a Berlusconi: il camion vela a Villa San Martino ad Arcore

Dalla presidente del consiglio Meloni all’ormai tradizionale camion vela parcheggiato davanti a villa San Martino ad Arcore, che per anni ha celebrato ogni aspetto della vita di Berlusconi dal compleanno ai successi politici e sportivi, sono diversi i ricordi condivisi nell’anniversario.

Due anni fa l’addio a Berlusconi: l’intervista di Marina Berlusconi

Marina Berlusconi con “Il Giornale” ha riletto le ultime parole scritte dal padre su fogli di bloc-notes negli ultimi giorni di ospedale. Era con lui mentre scriveva quelle righe: “Il primo desiderio di mio padre è sempre stato quello di sentirsi amato, di sentirsi apprezzato. Non capiva quelli che ambiscono in tutti i modi a ‘farsi temere’: era quanto di più lontano dal suo modo di essere“, ha raccontato in una lunga intervista.
E poi: “È stato uno dei più convinti sostenitori di una maggiore unione tra i Paesi europei e già nel ’94 auspicava una politica estera comune e una difesa comune”. Una visione che oggi sta perdendo rispetto a visioni più sovraniste: “È stato tra coloro che hanno anticipato quella che si potrebbe definire una nuova forma di patriottismo – di cui c’è tanto bisogno – un patriottismo europeo, sempre ovviamente nel quadro di un legame di ferro tra le due sponde dell’Atlantico. Sono le stesse idee che hanno ispirato e continuano a ispirare Forza Italia. Leggere queste righe mentre in tre continenti imperversano violenti conflitti, mi fa pensare che se nel mondo ci fosse un po’ più di Silvio Berlusconi, be’ forse si starebbe meglio: ci sarebbe più buonsenso e meno sofferenza“.

Due anni fa l’addio a Berlusconi: la torre della ricerca a Monza

Intanto la sua figura non viene dimentica, grazie anche a operazioni filantropiche come il finanziamento della torre della ricerca che sta sorgendo di fronte al Centro Maria Letizia Verga a Monza, riferimento nazionale e internazionale per la ricerca e la cura delle malattie oncoematologiche pediatriche. Sarà intitolata a Silvio Berlusconi e Ennio Doris, grazie alle rispettive famiglie e a una lunga amicizia.

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