Metrotranvia Milano-Desio-Seregno, adesso basta. Le difficoltà che i quartieri di Sant’Ambrogio e San Carlo di Seregno stanno affrontando, a causa della lentezza dei lavori e delle modalità della loro conduzione da parte della Cmc di Ravenna, l’impresa appaltatrice, hanno spinto nei giorni scorsi David Savoca, presidente del comitato di quartiere Sant’Ambrogio, nell’annuale assemblea pubblica di quartiere ospitata dal salone dell’oratorio Sant’Ambrogio, a prendere posizione.
«A quasi 2 anni dall’avvio dei cantieri – ha spiegato Savoca – i lavori sono in un ritardo molto ampio. I problemi sono dovuti a chi deve eseguire l’opera. Il 18 febbraio, in una riunione in via Bottego con l’amministrazione comunale, il comitato di quartiere di San Carlo, la committenza e l’appaltatore, abbiamo lamentato la scarsa comunicazione che accompagna l’apertura dei cantieri. Chiediamo che non si proceda più con un’ordinanza aperta, che consente alla Cmc di fare ciò che vuole e complica i controlli».
Metrotranvia, un disastro a Seregno: amministrazione con il comitato
Le difficoltà sono state ammesse dal sindaco Alberto Rossi: «La posizione dell’amministrazione è allineata a quella del comitato. Su questo mi sono confrontato anche oggi con la città metropolitana di Milano». Per parte sua, l’assessore alla Pianificazione territoriale Giuseppe Borgonovo ha aggiunto: «I lavori sono faticosi e troppo lunghi. Avrebbero dovuto concludersi alla metà del 2026, ma i ritardi accumulati sono di sedici mesi, cui se ne aggiungeranno altri sei per le varianti. Arriveremo quindi al 2028. La Cmc è in liquidazione coatta amministrativa e così, invece di avere centosessanta operai lungo la tratta, spesso ne ha avuti solo alcune decine. Da gennaio almeno siamo al 50 per cento».
Borgonovo ha comunque rivendicato l’ottenimento di un nuovo progetto per il capolinea locale, che consentirà una più facile interconnessione con la stazione ferroviaria, ed altre migliorie: «Abbiamo evitato per il nuovo capolinea il transito in via Comina: si utilizzerà il solo scalo merci ferroviario. Tra le vie Platone ed Erodoto, invece, non sarà realizzato quel marciapiede che avrebbe comportato l’abbattimento di due cedri, che saranno preservati». Il sindaco Rossi ha ricordato che il progetto per il nuovo capolinea contempla un secondo sottopasso di stazione, che «però non è ancora finanziato».
Metrotranvia, un disastro a Seregno: intanto nuova rotatoria in via Nazioni Unite
I cittadini ed i referenti del comitato hanno sottolineato carenze in chiave di sicurezza, come la mancanza di una cartellonistica adeguata, che permetta di identificare le cantierizzazioni. A margine, è stato confermato come nei prossimi mesi inizierà la realizzazione di una rotatoria in viale Nazioni Unite, che migliorerà il collegamento tra l’agglomerato che gravita tra le vie Como e Seveso ed il resto del territorio. «La particolarità del cantiere sarà la pendenza – ha spiegato il vicesindaco ed assessore ai Lavori pubblici William Viganò – Manterremo da una parte la pista ciclopedonale e dall’altra il marciapiede».