Arcore, sette murales per sette partigiani: l’iniziativa del “compagno” Bono

Il primo cittadino ha lanciato l'idea di raffigurare murales con i volti degli interessati, nelle vie loro dedicate, oggi caratterizzate da cartellonistica ormai obsoleta
Arcore ha annunciato il novero di iniziative che celebreranno sul suo territorio la ricorrenza del 25 aprile
Le iniziative previste ad Arcore per celebrare il 25 aprile sono state annunciate in conferenza stampa

Nell’ottantesimo anniversario della Liberazione, il comune di Arcore, in collaborazione con la comunità pastorale Sant’Apollinare, propone un calendario di eventi e approfondimenti legati a tre protagonisti arcoresi di quella stagione: Francesco Caglio, don Peppino Villa e don Domenico Villa. Ma non solo. Durante la presentazione ufficiale del programma, nella sala del camino, il sindaco Maurizio Bono ha lanciato un’altra iniziativa, un omaggio artistico agli eroi della Resistenza di Arcore. In paese ci sono sette vie dedicate ai partigiani. Una decina di anni fa sono stati posti dei pannelli con la foto e la vita dei personaggi commemorati nella via. Ora però quei cartelli sono parzialmente sbiaditi e così il primo cittadino ha lanciato l’idea di realizzare dei murales, che raffigurino i volti dei partigiani a cui le vie del paese sono dedicate.

Arcore: Francesco Caglio e due sacerdoti sotto i riflettori

«Vorremmo dedicare un 25 aprile ad ogni eroe che ha fatto la resistenza sul nostro territorio, anche a quelli silenziosi e di cui non sappiamo nulla. Non conoscere le loro storie fa male. È un nostro dovere ricordarli e raccontare delle loro gesta di persone normali ai nostri ragazzi. È un monito per il futuro», ha aggiunto Bono.  E in attesa della realizzazione dei nuovi murales, Arcore si prepara all’ottantesimo anniversario con una rassegna di eventi che ruota intorno alla mostra “Più forti dell’odio: il coraggio della verità”, curata da Giancarlo Sala e che sarà inaugurata il 25 aprile, alle 11.30, in Villa Borromeo. «Abbiamo fatto un minuzioso lavoro di ricerca e ricostruzione dei vari momenti della vita di Caglio, di don Peppino e don Domenico -ha spiegato Sala-, raccogliendo fotografie, lettere scritte dal carcere, diari, tutto quello che potesse raccontare quegli anni. Grazie alla disponibilità delle figlie di Francesco Caglio è stato possibile raccogliere più materiale sul partigiano arcorese. Più difficile trovare testimonianze che raccontassero il coraggio dei due sacerdoti. Sappiamo però che dal collegio Tommaseo di Vimercate fecero uscire documenti falsi fondamentali per far scappare alcuni ricercati e che lì nascosero armi destinate ai partigiani».

Arcore: prevista anche la proiezione di un film

L’inaugurazione della mostra (che resterà aperta fino al 4 maggio) sarà anticipata il 9 aprile dall’incontro “Più forti dell’odio: il coraggio della verità”, che si svolgerà alle 21 al cinema teatro Nuovo, con la partecipazione dello storico Alberto Leoni, di monsignor Ennio Apeciti, per parlare dei partigiani cattolici, e Carla Bianchi Iacono, presidente dell’associazione dei familiari delle vittime di Fossoli. L’8 maggio, alle 21 al cinema Nuovo, sarà poi proiettato il film “Bisagno. La Resistenza di Aldo Gastaldi”. Alla proiezione dedicata a quello che è considerato il primo partigiano d’Italia saranno presenti il regista Marco Gandolfo e il nipote di Bisagno, Aldo Gastaldi.

L'autore

Nata nell’anno dei due presidenti e dei tre papi. Scrivo per il Cittadino dal 2009, prima solo per l’edizione cartacea poi per la tv e il sito per cui realizzo anche servizi video. Mi occupo di chiesa locale, cronaca, volontariato, terzo settore, carcere. Con l’associazione Carcere Aperto nel 2011 ho realizzato insieme al fotografo Antonio Pistillo la mostra “Guardami”, dove abbiamo raccontato le storie dei detenuti della casa circondariale di Monza.