Un piccione ferito con degli spilli negli occhi, l’allarme di due adolescenti alla polizia locale di Cornate d’Adda e la corsa al rifugio Enpa di Monza per salvare il volatile. È successo nei giorni scorsi in provincia, le dinamiche non sono ancora state chiarire così come l’identità dei giovani seviziatori che sarebbero sconosciuti ai coetanei che hanno dato l’allarme. La polizia locale continua le indagini, il nucleo Guardie Zoofile di ENPA Monza e Brianza ha preannunciato una denuncia contro ignoti per maltrattamento contro animali.
Cornate d’Adda: piccione seviziato, ha perso un occhio
Nei fatti l’animale è arrivato a Monza in condizioni molto gravi, ha perso un occhio e i veterinari sono al lavoro per cercare di salvare l’altro.
Dopo le prime cure, si trova in stallo da una volontaria Enpa esperta di animali selvatici, “con l’augurio che possa riprendersi del tutto” fa sapere l’Ente protezione animali.
“La crudeltà verso gli animali è tirocinio per la crudeltà contro gli uomini – commentta l’Enpa – Così sosteneva il poeta latino Ovidio già oltre duemila anni fa, e questa tesi è confermata da numerosi studi di psicologia. Siamo purtroppo spesso testimoni di maltrattamenti arrecati agli animali per negligenza o inflitti per precisa volontà, ma restiamo veramente sconcertati quando gli autori di questi atti sono adolescenti se non bambini. E non possiamo non chiederci che razza di adulti potranno mai diventare”.
Cornate d’Adda: piccione seviziato, i numeri dell’ufficio legale Enpa e la pericolosità sociale
In occasione della Giornata Internazionale per i Diritti degli Animali del 10 dicembre 2024, Enpa aveva ribadito “la necessità di considerare la crudeltà verso gli animali come un indicatore di pericolosità sociale” nonostante un calo dei reati segnalato nei dati dell’Arma dei Carabinieri (3.940 casi nel 2024 contro i 4.318 del 2023 e i 4.697 del 2022).
L’ufficio legale dell’Enpa per contro ha registrato un significativo aumento delle richieste di riconoscimento della pericolosità sociale, passate dal 5% del 2023 al 19,5% nel 2024.
“Questo dato – afferma Enpa – evidenzia come i maltrattamenti sugli animali non siano atti isolati, ma indicatori di una violenza sempre più crudele, che coinvolge spesso i minorenni, responsabili, in basi alle denunce presentate dalla Protezione Animali, del 5% dei reati segnalati, e che colpisce in prevalenza cani (44,83%) e gatti (20,69%)”.