Monza: lo scempio di via Aldina, la Rsa è rimasta nel cassetto

Quello di via Aldina è il quinto sito tra le possibilità di investimento disponibili a Monza e in Brianza. Ma nella realtà ci sono degrado e abbandono.
Monza via Aldina
Monza via Aldina Fabrizio Radaelli

Compare nella sezione “Location scouting” del portale “Invest in Lombardy”, il servizio messo a punto da Regione Lombardia e dal Sistema camerale lombardo, in collaborazione con Promos Italia, per promuovere e supportare l’attrattività del territorio.
Quello indicato come “edificio viale Lombardia 221/via Aldinaè il quinto sito in cui si imbatte cercando tra le possibilità di investimento disponibili a Monza e in Brianza.
La scheda tecnica snocciola dati: quasi 8.700 metri quadri, proprietà privata, prevista la locazione e non la vendita, un’eventuale bonifica risulta “non necessaria”. Terziario e direzionale, oppure produttivo e artigianale i settori avvantaggiati per un possibile investimento. Si fa scorrere lo slideshow: le immagini mostrano la localizzazione, i fabbricati realizzati (e mai ultimati), qualche scorcio degli interni.

Monza: lo scempio di via Aldina, dal virtuale del portale regionale alla realtà del degrado

Poi dal virtuale e si passa al reale e in via Aldina ci si arriva davvero, e ci si trova davanti a un avviso affisso dall’amministrazione comunale e a scene di degrado che accomunano gli spazi a quelli delle (tante) altre aree dismesse presenti in città.
Una situazione che si trascina da così tanti anni da aver fatto dimenticare ai più che in passato lì era prevista la realizzazione di una residenza per anziani. Un progetto di cui si sono perse le tracce, cancellate dall’alternarsi delle stagioni, dalla mancanza di manutenzione e dalle occupazioni abusive che hanno portato le pareti dell’edificio di quattro piani a essere completamente ricoperte di tag e di murales e i suoi spazi interni rovinati da vandalismi e rifiuti.

Monza: lo scempio di via Aldina, il Comune aveva ordinato la pulizia nell’ottobre 2022

«C’è un degrado pauroso – racconta al Cittadino chi percorre abitualmente via Aldina – A piedi da quelle parti non ci si passa volentieri: dall’esterno vediamo bivacchi e graffiti e possiamo solo immaginare quello che succede all’interno. Nessuno ci avvicina troppo alla proprietà: il timore è di imbattersi in brutte sorprese» – eventualità poi non così improbabile, visto che la recinzione è stata divelta in più punti e che l’accesso all’area abbandonata è alla portata di chiunque.
Ed è proprio per questo motivo che danno nell’occhio tre fogli A4 plastificati, ancora integri e affissi a uno dei lati della recinzione: costituiscono il testo dell’ordinanza “contingibile e urgente” con cui il Comune di Monza “ordina” alla proprietà dell’immobile “di eseguire o di far eseguire con immediatezza tutte le opere necessarie al ripristino delle condizioni di sicurezza dell’edificio”, “nonché la rimozione dei rifiuti presenti nell’area”, visto che il rapporto di servizio della polizia locale ha evidenziato che “l’edificio al suo interno versa in condizioni critiche con rischio di crolli e pericolo per l’incolumità altrui e che in tale area vi è continuo accesso di persone”. Il documento riporta in calce la data 22 ottobre 2022: non sono molti mesi, ma di certo da allora oggi ancora nulla è cambiato.