Monza, in consiglio comunale scoppia la bagarre: “Stop esenzione tavolini, era un aiuto per pochi”

Stop alla esenzione Tosap sui tavolini all'aperto di bar e ristoranti, una misura introdotta post lockdown ma "diventata discriminatoria" dice il Comune
Monza, i gestori del centro storico:no a cinque nuovi bar e ristoranti
Tavolini all’aperto a Monza

La revoca dell’esenzione della tassa per l’occupazione del suolo pubblico in favore di bar e ristoranti manda in fibrillazione il consiglio comunale. Lunedì la presidente Cherubina Bertola ha sospeso la seduta per qualche minuto per far sbollire il clima che rischiava di surriscaldarsi troppo a causa di un battibecco tra Paolo Piffer di Civicamente e il vicesindaco Egidio Longoni, in cui si sono inseriti altri esponenti della minoranza. Lo scontro è stato innescato dalle critiche dell’opposizione alle parole con cui il sindaco Paolo Pilotto ha motivato la mancata proroga dell’esenzione: «L’ultimo decreto Aiuti – ha affermato – non la consente. Abbiamo consultato Anci regionale e nazionale: se qualche comune ha forzato la norma si confronterà con la Corte dei conti». Il primo cittadino ha, però, aperto a un possibile «ragionamento futuro su eventuali forme di contributi ai commercianti, magari con l’aiuto dello Stato, per il pagamento delle bollette» che stanno mettendo in difficoltà anche le famiglie e il Comune. Solo per i primi cinque mesi del 2022, ha ricordato, piazza Trento e Trieste ha versato un sovracosto di 2.500.000 euro per l’energia elettrica e di 650.000 euro per il gas.

Stop esenzione Tosap a Monza, Allevi: “E’ una decisione politica

«La vostra – ha attaccato l’ex sindaco Dario Alleviè una decisione politica come ha dichiarato l’assessore alle Attività produttive Carlo Abbà: il decreto Aiuti lascia aperta la porta all’utilizzo della finanza generale per coprire l’esenzione fino al 31 dicembre. Avete preferito assumere un city manager con uno stipendio da 200.000 euro l’anno invece di aiutare i commercianti». L’esenzione per tre mesi, ha aggiunto, avrebbe provocato un mancato introito di 140.000 euro che l’amministrazione avrebbe potuto reperire nel bilancio.

Stop esenzione Tosap a Monza, Abbà: “Era un provvedimento discriminatorio”

Sulle diverse letture del decreto prova ora a fare chiarezza Abbà: «Non c’è nessuna contraddizione – assicura – tra le parole del sindaco e le mie». Con il primo decreto Aiuti, ricapitola, lo Stato ha ristorato il mancato gettito della Tosap, con il secondo ha concesso ai comuni la facoltà di coprire gli importi mentre con l’ultima versione non ha precisato nulla e, di conseguenza, non ha proibito l’esenzione. «Noi – ribadisce – abbiamo scelto di non prendere soldi dalla fiscalità generale o, per dirla con altre parole, di non mettere le mani nelle tasche dei cittadini, per continuare a supportare un sottoinsieme di una singola categoria, anche perché potrebbe intervenire la Corte dei conti». Quello che è nato come un sostegno alla ripresa dopo il lockdown, prosegue, si è trasformato in un provvedimento discriminatorio e lesivo della concorrenza dato che riguarda circa 280 locali, perlopiù in centro, sul migliaio in attività a Monza: «Non vedo perché – commenta – dovremmo aiutare loro e non i baretti di periferia piuttosto che i panettieri o le parrucchiere».