Monza, i tavolini esterni tornano a pagare la tassa: le accuse e i motivi della giunta

Lo Stato non ripiana più, e i soldi servono per pagare il riscaldamento delle scuole, dice la giunta: ma c'è chi non ci sta.
longoni – nuovi bar DEFINITIVO
Tavolini e dehors

Dal primo ottobre i bar e i ristoranti pagheranno nuovamente la tassa per l’occupazione del suolo pubblico per i tavolini all’aperto sospesa nel 2020: il 30 settembre scade, infatti, la proroga delle esenzioni varate dal Governo al termine del lockdown per sostenere la ripresa delle attività economiche. 

Il Comune di Monza manterrà in vigore le facilitazioni procedurali per chi posiziona gli arredi sulle piazze e sulle strade, ma reintrodurrà la Tosap. La decisione è bollata come «infelice» da Paolo Piffer di Civicamente secondo cui il balzello creerà ulteriori difficoltà ai titolari dei locali in un momento particolarmente critico a causa dei rincari delle bollette energetiche. 

Tassa per i tavolini esterni a Monza: “Lo Stato non ripiana”

«La nostra è una scelta politica ed economica – spiega l’assessore alle Attività produttive Carlo Abbà – la normativa è cambiata: lo Stato non ripiana più il mancato introito che dovremmo coprire noi con la fiscalità dell’ente, togliendo risorse ai servizi o ai lavori pubblici». Il passaggio, aggiunge, è stato condiviso con Confcommercio e Confesercenti: «L’esenzione – afferma – riguarderebbe un piccolo segmento di una singola categoria. Ne beneficerebbero poche centinaia di locali, perlopiù in centro, ma lederebbe i principi di leale concorrenza ed equità. Noi intendiamo investire nello sviluppo degli operatori mettendo a disposizione 600.000 euro per il bando dei distretti del commercio per migliorare l’arredo urbano e favorire le ristrutturazioni». La gratuità, commenta, aveva un senso subito dopo la fine del lockdown ma non ne ha più ora. 

«Non possiamo prorogare l’esenzione della tassa – nota il vicesindaco Egidio Longoni – in un frangente in cui dovremo spendere alcuni milioni di euro per riscaldare le scuole. Da ottobre ogni esercizio valuterà la superficie da occupare in base alle proprie disponibilità».