Parco aperto per smaltire il traffico? A Monza c’è il caso viale Cavriga

E’ già bufera sul prolungamento dell’orario invernale di apertura del Parco di Monza. A entrare a gamba tesa sulla decisione della giunta Scanagatti sono le associazioni Comitato per il Parco, Creda, Monzainbici, Italia Nostra, Legambiente Monza, Legambiente Lombardia e Wwf.
Viale Cavriga chiuso alle auto: le associazioni ambientaliste monzesi lo sognano così
Viale Cavriga chiuso alle auto: le associazioni ambientaliste monzesi lo sognano così

E’ già bufera sul prolungamento dell’orario invernale di apertura del Parco di Monza. A entrare a gamba tesa sulla decisione della giunta Scanagatti, che ha stabilito la chiusura del Parco non più alle 19 ma alle 20.30, sono le associazioni Comitato per il Parco, Creda, Monzainbici, Italia Nostra, Legambiente Monza, Legambiente Lombardia e Wwf. Con un duro comunicato congiunto, fanno capire di non essere d’accordo con la decisione del Comune: «Il prolungamento dell’apertura invernale va in direzione opposta alle nostre richieste e ci stupisce che sia stato deciso mentre era in corso la discussione sulla chiusura parziale ed all’insaputa, pare, dello stesso assessorato alla mobilità».

Comitati e associazioni stanno chiedendo da tempo al Comune per la chiusura al traffico veicolare di viale Cavriga. Una soluzione che è stata scartata dall’assessore alla Mobilità di Monza, Paolo Confalonieri, visto che ha spiegato che la soluzione di allungare l’orario invernale di apertura del Parco permetterà di tenere aperto per un’ora e mezza in più viale Cavriga, al fine di smaltire di maggiormente il traffico.

Inoltre, fanno sapere i comitati, Confalonieri avrebbe spiegato che «il Cavriga costituisce oggi un essenziale canale del consistente traffico est-ovest, che potrebbe ridursi solo quando venisse costruito il tratto brianzolo della Pedemontana, per il quale si stimano cinque anni di lavori dal loro inizio, peraltro ancora tutto da stabilire, mancando i finanziamenti – si legge nel comunicato redatto dalle associazioni ambientaliste – I circa 4900 veicoli a motore rilevati sul Cavriga nella fascia di chiusura richiesta (10–17) transiterebbero su altre vie, ad es. l’asse Cantore-Boccaccio, dove già si superano i limiti di inquinamento atmosferico ed acustico. Una possibile diminuzione del traffico motoristico potrebbe verificarsi nel corso di un paio d’anni, quando RFI avrà potenziato i circa il 30% il numero dei treni sulla direttrice Monza-Lissone-Desio».