Monza, Dentix chiede il concordato preventivo. In Brianza decine di clienti ancora con un palmo di naso

Decine di clienti in Brianza si sono rivolti a Federconsumatori e Adiconsum. La sede di Monza dell’ambulatorio dentistico è chiusa da mesi. Molti hanno aperto dei finanziamenti per pagare cure che non hanno finito. Cifre anche di diverse migliaia di euro
Monza, Dentix chiede il concordato preventivo. In Brianza decine di clienti ancora con un palmo di naso

Solo in Brianza ci sono decine e decine di clienti in attesa di sapere cosa ne sarà delle loro cure dentistiche. Sono coloro che si erano rivolti agli ambulatori della Dentix, presenti, tra gli altri, anche a Monza in piazza Garibaldi, e che da mesi aspettano che la sede venga riaperta. Un giorno ancora lontano da venire, anche se ora Dentix Italia, che finora aveva ammesso di passare un momento di difficoltà sostenendo di essere al lavoro per sistemare i problemi, ha reso noto di aver presentato al Tribunale di Milano (la sede legale è nel capoluogo lombardo) una richiesta di concordato preventivo in continuità.


LEGGI Fallimento Dentix, timori anche a Monza: centinaia di pazienti si rivolgono a Federconsumatori



LEGGI Sedi chiuse a Monza e in Italia, la risposta di Dentix: «Ci stiamo attrezzando per ripartire»

L’obiettivo, secondo quanto dichiarato ufficialmente dall’azienda, sarebbe quello di arrivare alla riapertura in condizioni di sicurezza, prestare le cure necessarie ai pazienti, ristrutturare il debito finanziario, tutelare i creditori, i dipendenti e collaborator”i

Le cliniche hanno smesso di funzionare nel periodo del lockdown. Ma anche quando è stata data la possibilità di riprendere l’attività i battenti degli studi di Monza e delle altre 55 strutture su tutto il territorio nazionale sono rimasti rigorosamente chiusi.

Dentix Italia dà lavoro a 420 dipendenti, 56 direttori sanitari e 229 medici.

“Abbiamo lavorato e riflettuto su diverse ipotesi per tornare all’operatività in Italia nel miglior modo possibile, senza venire meno agli impegni che ci siamo assunti. Quella del concordato preventivo in continuità è la scelta migliore per tutelare gli interessi di tutti: in primis i nostri pazienti, i dipendenti, i creditori e la Società”, ha dichiarato Angel Lorenzo Muriel, fondatore e presidente di Dentix.

La società dovrà presentare al Tribunale un piano di ristrutturazione del debito e di rilancio. Per i pazienti comunque tempi lunghi, almeno qualche mese, in attesa di sapere se la richiesta di concordato verrà assecondata dai giudici. Molti di loro hanno acceso dei finanziamenti anche di 15-16mila euro e soprattutto non hanno potuto terminare le cure in corso. Sul territorio molti utenti si sono rivolti a Federconsumatori e Adiconsum per rivendicare i loro diritti. Diverse le richieste di rescissione del finanziamento.