Maltempo: a Monza si contano gli alberi caduti – FOTO

FOTO - Questa volta i danni maggiori li ha fatti il vento. Passata la perturbazione di venerdì 2 agosto a Monza si contano gli alberi caduti. Interventi della polizia locale. La questione era stata affrontata anche in consiglio comunale.
Maltempo 2 agosto Monza via De Amicis
Maltempo 2 agosto Monza via De Amicis

Questa volta i danni maggiori li ha fatti il vento. Passata la perturbazione di venerdì 2 agosto, arrivata puntuale alle 14 come da previsioni, a Monza si contano gli alberi caduti. Diversi gli interventi di polizia locale e vigili del fuoco.


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Al parco di Monza, per esempio, chiuso fin dal primo pomeriggio al traffico in anticipo sull’ordinanza estiva: a Porta Villasanta un’auto danneggiata da un ramo e un albero piegato sulla recinzione. Albero caduto anche in via Brianza.

E poi in via Marsala-Niccodemi, vicino al comando dei vigili, in via Iseo un ramo sulla carreggiata, in via Regina Margherita alberi su carreggiata, in via De amicis 17 un albero è caduto sulle auto nel parcheggio dell’Ufficio d’igiene, in via Massaua un albero si è abbattuto su un camper, albero caduto in via Debussy 14 e anche in via Colombo, caduto da un’area privata con conseguente chiusura della strada per i soccorsi.

La questione era stata affrontata lunedì in consiglio comunale dal democratico Pietro Zonca che ha elencato i luoghi in cui nelle ultime settimane sono caduti rami o piante. Gli schianti si sono verificati nelle vie Foscolo, Marsala, Visconti, in piazza Carducci e nel giardino di San Rocco.
«Quali sono – ha domandato – gli interventi previsti per evitare gli schianti» che possono rappresentare un pericolo per i cittadini? Zonca ha, inoltre, attirato l’attenzione della giunta sul parchetto di via Boezio, al buio da 25 giorni, e sulla carenza di pulizia agli ingressi del centro civico di via D’Annunzio e della biblioteca di via Zara dove le foglie portate dal vento entrano anche nelle sale. «Servirebbe – ha commentato – una ripulita almeno una volta alla settimana».