Malore in piscina a Giussano: uomo salvato dall’intervento del personale

Il caso del parco di Monza non è rimasto isolato. Così un cinquantenne è vivo grazie alla preparazione del personale del centro natatorio di Giussano che l’ha soccorso per un arresto cardiaco. È successo giovedì verso mezzogiorno.
Giussano: Sabrina Valsecchi, Ivan Verderio e Antonio Cuscito
Giussano: Sabrina Valsecchi, Ivan Verderio e Antonio Cuscito Federica Verno

Il caso del parco di Monza non è rimasto isolato. Come quel sabato mattina di fine ottobre un runner è stato salvato dalla prontezza di tre persone che in viale Cavriga hanno saputo come affrontare l’emergenza di un attacco cardiaco, così un cinquantenne è vivo grazie alla preparazione del personale del centro natatorio di Giussano. È successo giovedì verso mezzogiorno, l’uomo era in vasca come abitudine nella pausa pranzo quando ha avvertito il malore e si è accostato al bordo.


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La prima a intervenire è stata un’istruttrice, Sabrina Valsecchi, che lo ha tirato subito fuori dall’acqua. È scattato il protocollo interno e la chiamata ai soccorsi: il direttore dell’impianto Ivan Verderio con il collaboratore Antonio Cuscito hanno iniziato a praticare il massaggio cardiaco e le ventilazioni. Quindi è stato attivato il defibrillatore presente nella piscina. All’arrivo dei soccorsi l’uomo aveva ripreso a respirare ed è stato trasportato in codice rosso (ma cosciente) all’ospedale di Monza.

«Io e miei collaboratori abbiamo messo in atto quanto appreso nei corsi di formazione abilitanti all’utilizzo del defibrillatore», ha spiegato Ivan Verderio direttore dell’impianto di via Conciliazione gestito, dal 2016, dalla società “Sport Active”.

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