I dettagli dell’operazione Malcom a Monza e Brianza: la banda dei centri commerciali, la fuga e l’arresto dall’elicottero – FOTO

FOTO - I dettagli dell’Operazione Malcom che all’alba di venerdì 17 luglio aveva svegliato mezza Brianza col volo degli elicotteri dei carabinieri di Tortona, Novi Ligure e Alessandria. Dieci le persone in carcere per furti e spaccate nei centri commerciali.
Carabinieri Operazione Malcom: l’uomo in fuga fermato dall’elicottero
Carabinieri Operazione Malcom: l’uomo in fuga fermato dall’elicottero

Nove fermi e un arresto nell’operazione che venerdì mattina, all’alba del 17 luglio, aveva svegliato la Brianza con gli elicotteri dei carabinieri in volo su Monza e Seregno. L’operazione Malcom è stata condotta dai carabinieri di Tortona, Novi Ligure e del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo di Alessandria nei confronti di quello che è stato definito un sodalizio criminale specializzato in furti e rapine in ipermercati e centri commerciali del Nord Italia.

I carabinieri sono entrati in azione a Monza, Seregno, Seveso e Busto Arsizio. Hanno rintracciato e sottoposto a fermo di indiziato di delitto 9 persone, tra cui una donna, arrestandone una decima, tutte di nazionalità rumena, di età compresa tra i 21 e i 48 anni. Uno di loro fermato proprio grazie all’elicottero che ha bloccato un tentativo di fuga.


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L’irruzione in via dell’Offellera, venerdì mattina, ha permesso di sorprendere sei dei fermati mentre cercavano di nascondere circa 200 tra telefoni cellulari e tablet frutto dell’ennesima spaccata, commessa la notte precedente, all’Euronics nel centro commerciale di Cesano Boscone. Un bottino da 50mila euro. Alla vista dei militari hanno tentato la fuga uscendo dalle finestre e uno di loro, come detto, ci era anche riuscito. Ma è stato fermato direttamente dall’elicottero che l’ha seguito e braccato e infine fermato appena ha avuto la possibilità di atterrare in un prato.

Recuperata anche una Range Rover Evoque, condotta da uno dei fermati e con a bordo un suo connazionale 24enne denunciato per ricettazione, risultata rubata il 13 luglio a una donna di Padenghe sul Garda.

Ritrovati e sequestrati nelle abitazioni numerose mazze ferrate, flessibili e altri attrezzi usati per lo scasso e abbigliamento vario utilizzato nei colpi come travestimento.

Le indagini erano scattate il 13 giugno dopo un colpo messo a segno nel centro commerciale di Tortona. In quell’occasione una guardia giurata di notte aveva sorpreso alcune persone, col volto coperto, mentre rubavano telefoni cellulari dagli scaffali. I ladri erano scappati minacciandola di morte e lanciando contro alcune bottiglie di vetro.

Da lì le forze dell’ordine erano arrivate a rintracciare in breve tempo un 21enne di nazionalità rumena, ritenuto essere uno degli autori materiali del reato, tuttora in carcere. E poi di accertare l’esistenza di una banda composta da numerosi suoi altri connazionali domiciliati nei campi nomadi o in abitazioni nelle province di Monza e della Brianza e di Varese.

Alla banda sono stati attribuiti diversi furti e rapine in centri commerciali da giugno in avanti. Dopo Tortona avevano rubato a Serravalle Scrivia (cellulari), a San Martino Siccomario (cellulari e computer), a Cremona (cellulari e tablet), Mazzano (nel bresciano, cellulari e tablet). Tentati, ma non a segno, i furti a Broni, Brembate, Daverio.

A Somma Lombardo avevano rapinato un automobilista del denaro e della macchina, altre quattro autovetture e tre targhe erano state rubate e poi utilizzate per commettere i reati. Diversi in questo caso gli episodi di riciclaggio di autovetture, ancora in fase di accertamento, utilizzate con le targhe rubate.