Inaugurato il nuovo ponte di Annone Brianza sulla Valassina, l’assessore Terzi: «Un tavolo sulla Ss 36 per le Olimpiadi»

Ha riaperto ufficialmente al transito lunedì 1 luglio il ponte di Annone Brianza crollato il 28 ottobre 2016 sulla strada statale 36 Valassina, causando una vittima. Presente anche il ministro Danilo Toninelli.
Il nuovo ponte sulla Valassina di Annone Brianza
Il nuovo ponte sulla Valassina di Annone Brianza

È stato inaugurato nella mattinata di lunedì 1 luglio il nuovo ponte di Annone Brianza, in provincia di Lecco, che permetterà di tornare a scavalcare la Strada statale 36. Presenti alla cerimonia di inaugurazione il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana (affiancato dagli assessori Claudia Maria Terzi (Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile) e Massimo Sertori (Enti locali, Montagna e Piccoli comuni) ), l’amministratore delegato di Anas Massimo Simonini, il presidente di Anas Claudio Andrea Gemme, il presidente della Provincia di Lecco Claudio Usuelli e il sindaco di Annone di Brianza Patrizio Sidoti, oltre a numerosi cittadini accorsi per assistere all’apertura al traffico del nuovo cavalcavia.


Il ponte di Annone della strada provinciale 49 era crollato il 28 ottobre 2016 precipitando sulla Valassina: a causare la caduta, il passaggio di un veicolo adibito a trasporto eccezionale del peso di oltre 100 tonnellate. Per il crollo, è morto il professor Claudio Bertini che stava percorrendo la statale a bordo della sua vettura. Ad aprile 2017 il Ministero dei Trasporti ha incaricato Anas di progettare e realizzare il nuovo cavalcavia. Anas ha avviato tutte le attività necessarie e il 28 marzo 2018, nel pieno rispetto del cronoprogramma concordato con il MIT, sono stati consegnati i lavori all’impresa. Il varo dell’imponente struttura in acciaio è stato effettuato il 29 maggio 2019.

Le fasi del cantiere

«A circa 30 giorni dal varo – ha spiegato l’a di Anas Massimo Simonini – siamo qui per inaugurare il nuovo cavalcavia. L’infrastruttura, della cui realizzazione siamo stati incaricati dal MIT, rappresenta l’impegno di Anas nello sviluppo della connettività del Paese e nel miglioramento dei collegamenti a vantaggio del tessuto produttivo, particolarmente consistente in Lombardia. La strada provinciale 49 torna percorribile, a tutto vantaggio delle numerose imprese che popolano il territorio e, ovviamente, dei cittadini”.

Il varo della struttura in acciaio, lunga 44 metri e del peso di circa 250 tonnellate, è stato effettuato il 29 maggio. Le operazioni sono state condotte tramite l’utilizzo di tre gru in grado di sollevare e movimentare strutture di grandi dimensioni. A seguito del posizionamento della struttura sulle spalle del ponte è stata realizzata la soletta d’impalcato, in calcestruzzo armato. Il collaudo statico dell’opera ha avuto esito positivo dopo l’effettuazione delle prove di carico. A seguire è stata effettuata l’impermeabilizzazione della soletta, sono stati installati i giunti di dilatazione e realizzati i lavori di pavimentazione, di posa delle barriere di sicurezza e di esecuzione della segnaletica orizzontale e verticale. In ultimo sono stati completati i lavori di realizzazione delle piste ciclabili.

Il progetto e i costi

Il valore complessivo dell’investimento per la realizzazione del nuovo cavalcavia di Annone Brianza ammonta a circa 2,8 milioni di euro. La nuova infrastruttura è costituita da un’unica campata in acciaio ad alta resistenza, con soletta in calcestruzzo armato, appoggiata sulla parte inferiore di due travi laterali in acciaio. Il nuovo cavalcavia ha una luce libera maggiore rispetto alla precedente e non poggiando su una pila centrale nello spartitraffico rende minima l’interferenza con la circolazione stradale, come previsto dalla normativa. La sezione del nuovo ponte è provvista inoltre, di percorsi separati per ciclisti e pedoni, protetti da idonee barriere, che resteranno chiusi al traffico fino alla realizzazione del proseguimento ciclo-pedonale lungo la provinciale 49 nei territori comunali di Cesana Brianza e Annone Brianza, già in corso di progettazione da parte delle amministrazioni comunali.

Sulla nuova struttura saranno inoltre installati dispositivi per la rilevazione delle deformazioni nonché per il controllo dei veicoli in transito con sistemi di pesatura dinamica e videocamere con sistema lettura-targhe collegate con la Sala Operativa Anas. Il sistema consentirà anche l’archiviazione dei dati in locale ed in remoto con la possibilità di tracciare lo storico di tutte le misure eseguite e la gestione di eventuali allarmi derivanti ad esempio dal superamento di alcune soglie imposte. Oltre a questi dispositivi, sulla nuova opera verrà installato anche un sistema di monitoraggio strumentale per determinare il peso globale dei veicoli transitanti, compreso quello di ogni singolo asse e di ogni singola ruota, data/ora del transito, superamenti sui limiti imposti e classificazione dei veicoli. Il sistema permetterà di acquisire, archiviare e gestire i dati, comprese le immagini, associando il carico transitante al relativo veicolo, identificato mediante il sistema di lettura della targa, e di individuare quindi i veicoli in transito con un peso superiore a quello consentito.



Anche a Civate

Prosegue secondo il cronoprogramma dei lavori, inoltre, l’intervento Anas di demolizione e ricostruzione del cavalcavia di Civate lungo la via comunale di Isella, di sovrappasso alla strada statale 36 “del Lago di Como e dello Spluga” in corrispondenza del km 44,400, nel territorio comunale di Civate, in provincia di Lecco. I lavori, per un importo di circa 2,4 milioni di euro, avranno una durata contrattuale di 340 giorni. Il nuovo cavalcavia di Civate sarà costituito da un’unica campata della lunghezza di 50 metri realizzata tramite una soletta in calcestruzzo armato poggiata sulla parte inferiore di due travi laterali all’impalcato. Tale modalità costruttiva consentirà di realizzare un’altezza tra la statale sottostante ed il nuovo cavalcavia ben maggiore di quella precedente, salvaguardando in tal modo la nuova opera da accidentali impatti di veicoli fuori sagoma in transito sulla statale 36. Completerà il nuovo ponte un percorso ciclo-pedonale, che si inserirà in maniera ottimale con l’ambiente circostante e con il panorama di sfondo dei monti lariani.

La cerimonia – parla il governatore Fontana

È salita sul palco insieme alla autorità anche la moglie del professor Bertini, Augusta Brusadelli, alla quale il presidente Fontana ha voluto dedicare un pensiero. «Oggi vogliamo anzitutto ricordare il professor Bertini – ha detto Fontana – tragicamente, e senza che avesse responsabilità alcuna, deceduto sotto il crollo del ponte. Fa male constatare, come mi ha detto la moglie, che, a quasi tre anni di distanza, ancora non sia stata data alcuna risposta né per quanto riguarda l’individuazione di responsabilità, né per quanto riguarda eventuali risarcimenti. E questo non va bene e in un Paese civile non dovrebbe avvenire».


«La piccola consolazione – ha aggiunto – è che i lavori sono stati completati secondo le previsioni. La Regione Lombardia continua a lavorare intensamente sulle manutenzioni, va però tenuto presente che non tutte le strade sono di competenza regionale. Il nostro territorio ha bisogno di tanti interventi infrastrutturali. Ci hanno detto che le risorse ci sono, c’è la volontà di Anas di intervenire è quindi necessario realizzare le opere ritenute fondamentali per migliorare la viabilità della nostra regione. Molte strade appartengono ancora alle Province, azzoppate da una legge, la ’Delrio’, senza senso: bisogna ripristinare il loro significato dando risorse affinchè possano lavorare dando le risposte che il territorio chiede».



Un tavolo per la Ss.36

L’assessore Terzi ha ricordato «l’attenzione che la Regione Lombardia sta rivolgendo, soprattutto negli ultimi anni, a tutte le infrastrutture viarie». Concentrandosi in particolare sulla realtà territoriale in cui è collocato il nuovo ponte, l’assessore terzi ha confermato di «aver già provveduto a convocare un Tavolo con le province e le realtà istituzionali del territorio che gravitano attorno alla Statale 36». «Lo abbiamo fatto – ha specificato – prima dell’ufficializzazione della sede delle Olimpiadi, preoccupati di gestire gli interventi non più procrastinabili. La ’36’ è una strada particolarmente congestionata, che va messa in sicurezza e merita un’attenzione, anche economica, significativa».