Governo Draghi, il ritorno trionfale di Berlusconi a Roma. Tre anni fa il blitz di Di Battista ad Arcore

Il ritorno davvero trionfale di Silvio Berlusconi, atterrato a Roma per partecipare alle consultazioni con il premier incaricato Mario Draghi. Tre anni fa il blitz di Di Battista contro di lui ad Arcore.
Berlusconi scende dal suo aereo privato all’aeroporto di Roma
Berlusconi scende dal suo aereo privato all’aeroporto di Roma

Se non è una nuova discesa in campo, poco ci manca. Silvio Berlusconi si è ripreso la scena della politica italiana. Più forte del Covid e dei problemi cardiaci, il cavaliere ha iniziato la sua giornata romana, e la sua seconda o terza giovinezza politica, postando una sua foto mentre scende la scaletta dell’aereo che lo ha riportato in Italia, nella capitale. «Parteciperò alle consultazioni con il presidente del Consiglio incaricato, professor Mario Draghi» scrive sui social.
Dopo un po’ di riposo nella ex Villa Zeffirelli, di sua proprietà sull’Appia Antica, diventata la nuova residenza capitolina dopo l’addio alla sede storica di Forza Italia di palazzo Grazioli, Berlusconi si è diretto verso Montecitorio per guidare la delegazione azzurra nel secondo giro di consultazioni con Draghi.

Prima di salire dal suo pupillo, per il quale si è speso in prima persona nel recente passato, è uscito sul piazzale: rivolto agli obiettivi dei numerosi fotografi (la foto postata sui social dall’alto da Micaela Biancofiore riporta le lancette dell’orologio del cavaliere agli anni d’oro, quando era al centro della scena politica: una folla di giornalisti davanti a lui), ha tolto per un attimo la mascherina, ha salutato i cronisti ed è rientrato velocemente dai più stretti collaboratori, da Antonio Tajani e dalle due capogruppo di Camera e Senato, Gelmini e Bernini.

Governo Draghi, il ritorno trionfale di Berlusconi a Roma. Tre anni fa il blitz di Di Battista ad Arcore
La folla di giornalisti davanti a Berlusconi nella foto postata sui social da Micaela Biancofiore

L’incontro con il premier incaricato è più che cordiale: neanche la mascherina riesce a nascondere il sorriso stampato sul volto dei due. Alla fine, il via libera del fondatore di Mediaset: carta bianca a Draghi su tutto, Forza Italia lo sosterrà.

Un ritorno sulle scene che ai suoi detrattori non è proprio andato giù. Il più feroce di tutti, Alessandro Di Battista, incalzato dalle domande di Andrea Scanzi, ha detto: «Io allo stesso tavolo con Berlusconi non mi siedo, proverei disagio». Parole al veleno che arrivano proprio nel giorno dell’anniversario del blitz di Di Battista ad Arcore: era infatti il 9 febbraio del 2018 quando l’allora leader del Movimento 5 Stelle (in coabitazione con Luigi Di Maio) era piombato in Brianza nel suo tour di sostegno al candidato del Movimento per il ruolo di governatore della Lombardia, Dario Violi. In piazza largo Vela, Di Battista aveva letto stralci della sentenza di condanna dell’ex senatore di Forza Italia, Marcello Dell’Utri: «Berlusconi ha pagato Cosa Nostra, è il principe dell’illegalità. In un Paese normale sarebbe in galera»