Festa dei carabinieri a Monza, il comandante provinciale: «L’operosa Brianza merita il nostro massimo sforzo» FOTO – VIDEO

VIDEO - FOTO - Una cerimonia sobria ma molto sentita, la prima nel neonato comando Provinciale di Monza e Brianza, per i 205 anni dell’Arma, quella andata in scena mercoledì mattina nella caserma monzese di via Volturno.
Alcuni carabinieri schierati nella caserma di Monza per la Festa dell’Arma
Alcuni carabinieri schierati nella caserma di Monza per la Festa dell’Arma

Gli onori al comandante provinciale tenente colonnello Simone Pacioni, il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Generale di corpo d’armata Giovanni Nistri, l’Inno di Mameli e i riconoscimenti ai militari che si sono particolarmente distinti nel corso degli ultimi anni.

Una cerimonia sobria ma molto sentita, la prima nel neo nato comando Provinciale di Monza e Brianza, per i 205 anni dell’Arma, quella andata in scena mercoledì mattina nella caserma monzese di via Volturno.


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Presenti le massime autorità tra le quale il prefetto Patrizia Palmisani, il questore Michele Davide Sinigaglia, il vicepresidente della Regione Fabrizio Sala, il vicepresidente della Provincia Concetta Monguzzi, il sindaco di Monza Dario Allevi e i comandanti di Finanza e polizia locale oltre che il capo della Procura Luisa Zanetti e il direttore del carcere di via Sanquirico e monsignor Silvano Provasi che a turno hanno premiato i carabinieri ai quali è stato riconosciuto un encomio. Non hanno poi voluto mancare all’appuntamento numerosi sindaci brianzoli oltre che alcuni cittadini.

Il Presidente Mattarella nel suo messaggio ha ricordato le “vittime sul campo” per il loro «attaccamento alle istituzioni» e i loro familiari e omaggiato la bandiera italiana, «bandiera gloriosa». Ha ricordato l’impegno dei carabinieri del Nucleo operativo, quelli della Tutela beni culturali fino a quelli delle stazioni locali, «forti del loro radicamento territoriale».

Il tenente colonnello Pacioni ha detto: «Oggi è giorno storico per l’Arma di questa provincia, abbiamo tagliato il cordone ombelicale con Milano. E’ un giorno per ricordare i nostri principi fondanti, la memoria dei nostri caduti, la fedeltà alla Carta Costituzionale e garantire la sicurezza dei cittadini».

Ha inoltre elencato alcuni numeri della attività dell’Arma brianzola che: «Ha proceduto per oltre 29mila episodi delittuosi solo nel 2018 e assicurato alla giustizia 800 persone e ha svolto 27mila servizi preventivi. Siete voi cittadini – ha aggiunto – che dovere percepire sicurezza, che dovete sentirvi sicuri quando passeggiate davanti alla stazione di Monza o al Parco delle Groane, che dovere sentire la presenza dello Stato».

Ha anche ricordato come siano sempre più i militari vittime di atti di violenza da parte dei criminali, di qui la necessità di mettere in campo attività di prevenzione e repressione per incrementare la legalità. Ha poi elogiato il lavoro del tavolo provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, primario strumento di prevenzione, dando al prefetto Palmisani la massima disponibilità dell’Arma: «Sono certo che sotto la sua guida illuminata – ha detto – raggiungeremo tutti gli obiettivi prefissati».

Dal punto di vista repressivo fondamentale è invece la sinergia con la Procura della Repubblica: «Ringrazio la dottoressa Zanetti per l’efficace ed equilibrata opera di indirizzo» e le altre Forze dell’ordine del territorio. «La popolazione brianzola, operosa e fattiva – ha proseguito – merita il nostro massimo sforzo. Questo territorio che offre infinite opportunità deve essere protetto e vigilato al meglio delle nostre possibilità. Fondamentale prima di tutto è spiegare il rispetto delle leggi all’interno delle famiglie e nelle scuole. Rinnovo la promessa da parte mia e dei miei carabinieri per un impegno e una dedizione quotidiani, la vicinanza alle fasce più deboli e la determinazione contro chi infrange la legge. Il ringraziamento più importante e sentito va ai miei carabinieri per il loro impegno silenzioso e costante ogni giorno e le loro famiglie. Per me è un grande onore – ha concluso rivolgendosi ai suoi uomini – essere il vostro comandante».