Il Paese non può permettersi una crisi lunga: per questo l’esecutivo Draghi nascerà nel giro di qualche giorno. La previsione è del senatore pentastellato Gianmarco Corbetta: «Immagino – afferma – che potrebbe giurare già la prossima settimana. Se il buco a livello governativo dovesse prolungarsi per altri dieci-quindici giorni la situazione rischierebbe di diventare grave» sia sul piano economico che su quello sanitario.
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Serve, chiarisce, un governo nel pieno delle funzioni per programmare gli interventi del Recovery plan entro la fine di aprile e per gestire il piano vaccini: «È vero – commenta – che per quanto riguarda la lotta alla pandemia la struttura tecnica è rodata, ma determinate scelte devono essere effettuate dai politici».
Devono essere i ministri a decidere, ad esempio, se acquistare le fiale al di fuori dei contratti firmati dall’Unione Europea o se introdurre nuove restrizioni in caso di un inasprimento del contagio.
Fiducia a Mario Draghi? «Faremo – precisa – un’opposizione seria e costruttiva. Cercheremo, inoltre, di riflettere su quello che ha funzionato nel periodo in cui siamo rimasti al governo, su quello che non è andato e su quale sarà il nostro ruolo in futuro. Proveremo, inoltre, a riallacciare i rapporti con i territori».