Per il secondo anno consecutivo la San Giorgio ’79 conquista il titolo italiano della massima serie della ginnastica ritmica. Nell’ultima prova di campionato la rimonta e l’apoteosi.
Festa tricolore per Desio e per l’intera Brianza. Clamorosa la rimonta della Ginnastica San Giorgio ’79 Desio, detentrice del titolo italiano 2014, che dopo due prove era data da tutti per spacciata e che, invece, ha sovvertito ogni pronostico riconquistando con pieno merito il titolo nazionale a squadre di serie A1 di ritmica sebbene ex aequo, cioè parimerito, con l’Armonia d’Abruzzo Chieti.
A Padova nell’ultima gara di campionato si è consumato il capolavoro tecnico tattico compiuto dal responsabile Elena Aliprandi e dalle sue fantastiche libellule tricolore. Nell’ultima gara in Veneto la San Giorgio ’79 Desio ha totalizzato il punteggio straordinario di 101.550, il più alto della stagione, distanziando nettamente l’Armonia d’Abruzzo, ferma a quota 98.700.
Si tratta del secondo titolo in coabitazione nella storia della ritmica italiana: nel 2008 a dividersi l’ambito scudetto furono proprio le ragazze di Chieti, allenate da Germana Germani, e quelle della Virtus Gallarate. Dal 2009 era poi iniziato il dominio delle abruzzesi, interrotto lo scorso anno da un’incredibile San Giorgio ’79. La città di Desio, che non aveva mai visto uno scudetto a squadre nella sua storia, ora ne può vantare addirittura due, entrambi griffati dalla società presieduta dal mitico Piergiorgio Caspani, l’uomo che ha inventatio la ginnastica a Desio. Da applausi le esibizioni di capitan Veronica Bertolini, pluricampionessa italiana individuale, Martina Brambilla, Ganna Rizatdinova, Arianna Malavasi e Giulia Di Luca.
Per l’azzurra Bertolini 17.600 alla fune e 17.300 al nastro; per l’ucraina Rizatdinova 18.600 al cerchio; Per la Malavasi 16.400 alla palla; per la Di Luca 16.000 alle clavette; per la Brambilla 15.650 al corpo libero.
Gradino più basso del podio per Fabriano con 98.600 punti, a un solo decimo di punto dal secondo posto di Chieti, che ha rischiato così davvero di perdere del tutto il titolo tricolore. Le vere vincitrici, è inutile nasconderselo, sono le sangiorgine. Chieti voleva sfilare loro il tricolore, ma le brianzole l’hanno difeso con gli artigli che solo le grandi leonesse dello sport posseggono.