Arrivano in autodromo allo scoccare del count down per l’ora di qualifiche. Juan Jesus, Hernanes, Dodò, Andreolli e Vidic filano dritti nella hospitality Pirelli. Si sposteranno a fine sessione, generando curiosità e ricevendo in campo dozzine di richieste di fotografie e portando un po’ di nerazzurro in un paddock essenzialmente rosso. Perché al di là di Alonso e Raikkonen, tutti i riflettori sono puntati su Montezemolo, che ha la capacità di creare un evento per comunicare quel che ha in mente di dire: cioè che questa Formula 1 deve cambiare, deve reintrodurre i test, rimettere al centro lo spettatore. Mica che lascia il Cavallino, come ha lasciato credere sino all’ultimo, sino a presentarsi al motorhome Ferrari atteso da decine e decine di giornalisti di tutto il mondo, api sul miele di una notizia che non arriverà. In Ferrari intanto transitano Luca Badoer e Rubens Barrichello, fino a Niky Lauda. Resta in Williams, invece, Alba Parietti, che se ne andrà a qualifiche concluse dopo aver monopolizzando l’attenzione di un paddock avaro di comparsate vip. Presenti anche il sindaco di Monza, Roberto Scanagatti, e il ministro a Trasporti e Infrastrutture, Maurizio Lupi. A sua volta investito della necessità che anche il governo scenda in campo nella squadra che sta cercando di salvare Monza.
Monza, un po’ di Inter e la Parietti Autodromo, alle prove ci sono i vip
Arrivano in autodromo allo scoccare del count down per l’ora di qualifiche. Juan Jesus, Hernanes, Dodò, Andreolli e Vidic filano dritti nella hospitality Pirelli. Si sposteranno a fine sessione, generando curiosità e ricevendo in campo dozzine di richieste di fotografie e portando un po’ di nerazzurro in un paddock essenzialmente rosso.