Il petto di Michele Parravicini si gonfia d’orgoglio. E mette in mostra il bianco, il rosso e il blu della casacca della Sampdoria. Sì perché il presidente della Parà-Tempotest, domenica con l’Empoli, per la seconda volta potrà vedere logo e nome dell’azienda fare il giro d’Italia attraverso i campi della serie A. Petto in fuori, nella gara di Genova, l’avranno Roberto Soriano e Angelo Palombo. Loro che alla presentazione dei giorni scorsi erano accanto allo stesso Parravicini e a Paolo Patruno, responsabile marketing dell’azienda brianzola. Dopo l’esordio all’Olimpico con la Lazio e la gara di domenica al “Ferraris” di Marassi con l’Empoli, il cuore della Parà-Tempotest continua a battere forte per l’emozione. Perché a un esordio in serie A non ci si riesce ad abituare tanto in fretta. «E dire che la sponsorizzazione è nata in un modo quasi casuale, per amicizie comuni tra la famiglia Parravicini e lo studio legale della Samp», spiega Patruno. «Vorremmo rispondere che sì, dietro questa scelta c’è una motivazione affettiva o di tifo sportivo. Ma la verità è che tra noi e la Sampdoria c’è innanzitutto una condivisione di valori: è una grande squadra, con una grande storia e voglia di puntare sui giovani. Con tante italianità e contemporaneamente una vocazione internazionale. Del resto anche la sua classifica di quest’anno la dice lunga sugli obiettivi della squadra di Sinisa Mihajlovic». Ed è solo un dettaglio il fatto che l’accordo commerciale termine con la conclusione del campionato, quando cioè la Doria potrà sapere se nel futuro avrà conquistato o meno la qualificazione a una coppa europea per la prossima stagione. «È vero, l’accordo scade tra pochi mesi. Ma la volontà è di andare avanti in un progetto condiviso. Del resto non siamo nuovi a investimenti nel campo sportivo. Dal ciclismo al basket, passando per tornei giovanili di tennis o pugilato in Germania. Senza dimenticare la Sovicese, la squadra di casa. Lo sport rispecchia, con la sua attitudine all’impegno, il nostro modo di fare impresa». Che, per la Parà-Tempotest, significa parlare di più di 90 anni di storia. Nata nel 1921, da azienda familiare in tre generazioni si ora trasformata a realtà internazionale con metà del fatturato rappresentato dall’export verso innanzitutto Stati Uniti, Sudafrica, Australia e Germania. Radici in Brianza, insomma, e rami in tutto il mondo. «Siamo sicuri di aver intrapreso una valida azione di marketing. Anche se devo dire che sì, più volte abbiamo pensato a investire anche in realtà sportive locali. Chissà che in futuro non si aprano scenari anche di questo tipo».
La Parà-Tempotest in serie A, scende in campo con la Sampdoria
Accordo di sponsorizzazione tra l'azienda brianzola e i blucerchiati. L’accordo sino al termine della stagione, con possibilità di rinnovo: «Impegno e serietà. Tra noi c’è una condivisione di valori»