La Pallacanestro Cantù rischia di scomparire, tifosi e società: «Lunedì tutti a Desio»

“Lunedì invitiamo tutti e diciamo tutti ma proprio tutti a Desio”. L’appello è dei tifosi della Pallacanestro Cantù e arriva nel momento più drammatico della storica società di basket.
Desio Paladesio campionato di Pallacanestro Serie A1 Cantù
Desio Paladesio campionato di Pallacanestro Serie A1 Cantù Andrea Butti

“Lunedì invitiamo tutti e diciamo tutti ma proprio tutti a Desio”. L’appello è dei tifosi della Pallacanestro Cantù e arriva nel momento più drammatico della storica società di basket, classe 1936. Mercoledì, come un fulmine a ciel sereno nonostante le acque agitate delle ultime stagioni, il russo Dmitry Gerasimenko ha messo in vendita a costo zero le sue quote azionarie: «In Russia mi hanno rovinato, non ho più soldi: devo regalare la società» ha riassunto in un comunicato il patron (dal 2015), annunciando una rinuncia che comprenderebbe anche i terreni del nuovo palasport Pianella. A preoccupare chi resta (e chi potrebbe farsi avanti) è una situazione debitoria ridotta rispetto all’estate scorsa (aveva interessato anche il Comune desiano), “ma non è ancora conosciuta nel suo esatto ammontare” scrive il quotidiano La Provincia di Como.

Dunque Cantù è ad altissimo rischio sparizione dal panorama cestistico nazionale. Ed ecco perché tutte le tappe sono importanti: a partire dalla partita di campionato con Pesaro, lunedì 19 novembre al PalaDesio, e relativo incasso. E poi, dopo la trasferta di Trieste, il 9 dicembre in casa il derby storico con Milano. Uno dei motivi per cui sarebbe importante che la società brianzola risolvesse i suoi guai.

“La situazione non è pesante. Di più – scrivono gli Eagles – Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare. Si dice così, no? Lunedì tutti a Desio. Perché? Per il nostro orgoglio, per la nostra storia, per il nostro futuro, per la nostra maglia. Per noi. Per dare una mano concreta alla società. Per creare un colpo d’occhio che potrebbe servire a creare entusiasmo. Noi ci siamo, ci saremo: non solo a Desio, sempre”.

«Da parte di ognuno di noi c’è la volontà e la determinazione di assicurare il regolare svolgimento delle mansioni quotidiane, al fine di aiutare il club in ogni modo possibile con grande passione e tenacia – ha commentato Pallacanestro Cantù per voce dell’amministratore unico Roman Popov – Siamo uniti, questo è già un buon punto di partenza. Per finire, rivolgo a tutti i nostri tifosi l’invito a stringersi attorno alla squadra, iniziando dalla partita di lunedì sera contro Pesaro. Mai come ora abbiamo bisogno del vostro supporto. La società Pallacanestro Cantù, dunque, invita tutti i tifosi, appassionati e sponsor a partecipare attivamente alle partite del club per il bene stesso della società». Il basket a Cantù è una questione di cuore, lunedì in largo Atleti azzurri d’Italia è atteso un tutto esaurito.