Sul traguardo di Agrigento è Diego Ulissi il più veloce nello sprint che lo ha visto battere l’ex campione del mondo Peter Sagan e il danese Mikkel Honorè: è il finale delle seconda tappa del Giro d’Italia, domenica 4 ottobre. Gianfranco Josti, storica firma del Corriere della Sera e decano dei giornalisti di ciclismo, commenta il “Giro dell’incertezza” per ilCittadinoMb.it.
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Il Giro dell’incertezza è prodigo di soddisfazioni per il ciclismo italiano uscito malconcio dal Tour de France e soprattutto dal Mondiale disputato a Imola. Sabato l’iridato del cronometro, il gigante piemontese Filippo Ganna, come da pronostico ha conquistato la prima maglia rosa con una prestazione straordinaria.
Domenica 4 ottobre il trentunenne Diego Ulissi ha saputo cogliere una significativa vittoria sul traguardo di Agrigento, battendo allo sprint l’ex campione del mondo Peter Sagan e il danese Mikkel Honorè, mentre il gruppo dei candidati alla vittoria finale (capeggiato da Vincenzo Nibali) ha accusato 5” di ritardo. Immutata la classifica che vede Ganna precedere di 22” il giovane e promettente portoghese Jao Almedia mentre il gettonatissimo Geraint Thomas occupa la quarta posizione a 23” dalla maglia rosa che da lunedì, in occasione della terza tappa, non solo perderà le insegne del primato, dovrà tornare a ricoprire il ruolo di gregario a favore del britannico.
La seconda frazione siciliana, da Alcamo ad Agrigento è stata caratterizzata da una lunga fuga di un quintetto (Tonelli, Bais, De Gendt, Gastauer e Van Empel) come imponeva il copione, visto il percorso. I cacciatori di vittorie di tappa, hanno tenuto a debita distanza gli attaccanti di turno fino alla salita che conduceva al traguardo, nell’incantevole paesaggio della Valle dei Templi. Sprint conclusivo a parte, notizia di giornata (negativa) è l’abbandono del giovane russo, Aleksander Vlasov, compagno di squadra di uno dei favoriti, Fuglsang che già sabato aveva perso il suo vice, il colombiano Miguel Angel Lopez per una banale scivolata in rettilineo.
Lunedì il Giro d’Italia numero 103 propone una tappa che può incidere profondamente sull’intero andamento della corsa rosa, Enna-Linguaglossa. Si attraversa il cuore della Sicilia per arrampicarsi sul versante nord-est dell’Etna dove è posto il traguardo a conclusione di una salita di quasi 19 km con pendenze che toccano l’11 per cento. Ci sarà da divertirsi.