Formula 1: Verstappen vince il Gp del Giappone, alla Red Bull sesto titolo costruttori

La scuderia di Milton Keynes chiude con 623 punti, dietro è ancora aperta, con Mercedes a 305 punti e Ferrari a 285.
F1 Verstappen Red Bull - foto Fabio Vegetti/ilCittadinoMB
F1 Verstappen Red Bull – foto Fabio Vegetti/ilCittadinoMB

Max Verstappen vince il Gran Premio del Giappone cancellando la disfatta di Singapore e portando Red Bull alla conquista del suo sesto Titolo Costruttori, il secondo consecutivo (nonostante il ritiro di Sergio Perez). Con sei gare d’anticipo sul finale di stagione, la scuderia di Milton Keynes chiude con 623 punti la corsa alla leadership del Mondiale Costruttori. Dietro di lei la lotta è ancora aperta, con Mercedes a 305 punti e Ferrari a 285.

L’olandese vince a Suzuka con quasi venti secondi di vantaggio sulla McLaren di Lando Norris, davanti a sua volta al compagno di squadra Oscar Piastri. Quarta e sesta la Ferrari, rispettivamente con Leclerc e Sainz (sesto per un errore di strategia nell’ultimo pit-stop che l’ha portato all’overcut).

F1 Gp del Giappone 2023, l’ordine di arrivo (grafica di Sara Colombo)

Formula 1, partenza super di Max minacciato dalle McLaren

La domenica della 37esima edizione del Gran Premio del Giappone prende il via sotto il sole pomeridiano di Suzuka. La temperatura molto alta costringerà i vari team a salvaguardare le gomme per portare a termine i 53 giri previsti in massimo due soste.

Tutta la top 10 schierata in griglia monta gomma gialla e allo spegnersi dei semafori il Campione del Mondo Max Verstappen, nuovamente in partenza dalla prima piazzola, scatena tutta la sua fame di vittoria. Rimasto a digiuno dopo un Gp di Singapore da dimenticare parte all’attacco per proteggersi da Piastri, in prima fila alla sua destra, non accorgendosi che Norris lo avrebbe passato da sinistra. Con un cambio di direzione repentino protegge la prima posizione ricacciando dietro Norris e determinando la top 3 che arriverà fino alla fine della gara: Verstappen – Norris – Piastri.

Formula 1: gara disastro per Perez, Ferrari giù dal podio

Una serie di piccoli contatti nelle retrovie (Perez – Hamilton, Bottas – Albon, Zhou e Ocon) sporcano la pista di detriti e, con l’ingresso della Safety Car, le monoposto incidentate ne approfittano per rientrare ai box. Benchè Lewis Hamilton manifesti qualche piccolo problema alla vettura, sceglie di non rientrare in pit lane dando la possibilità al compagno di squadra George Russell di dargli più volte filo da torcere. Perez, invece, rientrato in corsia combina una scorrettezza dietro all’altra, macinando penalità su penalità: la prima al suo rientro in pista in regime di Safety Car, la seconda per aver speronato Kevin Magnussen in un mezzo sorpasso. Scontati i primi 5 secondi di penalità durante una sosta, la scuderia decide di ritirare la macchina al 16esimo giro, ma per evitare di trascinarsi la seconda penalità fino al Gran Premio del Qatar, dieci giri dopo arriva la notizia che il messicano verrà rimandato in pista. Infilati tuta e guanti, Perez riaccende i motori al giro 40 e al 41 torna ai box per scontare la penalità e ritirarsi definitivamente al giro successivo.

La gara di Suzuka termina con cinque ritiri: Bottas, Albon, Sargeant, Stroll e Pérez, e dei distacchi abissali tra gli arrivati, con Verstappen tornato a volare via, lontano da tutti.