Il sabato del Gran Premio di Monza è stata una giornata speciale per tutti gli italiani, ma soprattutto per gli addetti ai lavori e ancor di più per i membri della grande famiglia Ferrari. Alberto Crippa, fotografo ufficiale del Cavallino Rampante e brianzolo doc, ci porta con lui a bordo pista per mostrarci la pole position di Sainz da una diversa prospettiva: quella dell’obbiettivo della sua macchina fotografica.
Partiamo da qualcosa di personale e non da “addetto ai lavori”: sabato è stata una giornata entusiasmante per la Ferrari, da italiano e tifoso te lo aspettavi?
«Il sabato la Ferrari si è sempre comportata bene, è più che altro la domenica ad avere problemi per via del degrado delle gomme. Dire che me l’aspettassi no, però ci speravo: Carlos venerdì andava forte, sabato è andato forte… Però si parla di millesimi. Ci ero rimasto male quando ho sentito che ballavano queste penalità nel Q1 per via dei giri troppo lenti, poi è rientrato tutto. Sono molto contento per Carlos perché se lo merita, si è fatto un bel regalo, con un giorno di ritardo ma si è fatto proprio un bel regalo».
Deve essere stato bello anche dal punto di vista lavorativo riprendere un momento del genere… anche a livello di scenografia?
«Sì, Carlos mi ha fatto due volte segno col pollice. Sabato sulle tribune c’era qualcosa di più rispetto a venerdì. Diciamo che la tribuna lì di fronte ai box magari inganna un attimo per la presenza dei Ferrari Club, però rispetto a ieri c’era qualcosa di più».
Formula 1: una giornata davvero emozionante
Come si è svolta la tua giornata lavorativa, dove eri posizionato nelle varie sessioni?
«Sabato ero all’esterno della seconda variante, anche perché rispetto a venerdì il sole era in una posizione più favorevole anche come colori. Pomeriggio invece ho messo i ragazzi in due, tre punti della pista, mentre io, sapendo di avere anche la possibilità di andare al pit wall, ne ho approfittato e mi sono messo a bordo pista per riuscire ad essere lì anche nella fase finale del Q3 e fare le foto nel Parc Fermée. Carlos si è fermato praticamente a due metri da me e si è girato alzandosi in piedi sullo chassis della macchina».
Com’è dal punto di vista emozionale immortalare quello che per il pilota è un momento così importante: la prima pole a Monza?
«È la prima pole a Monza ma è anche la prima pole in carriera per Sainz. Lui non è uno molto emotivo rispetto ad altri… Sì, è un risultato importante ma non è la vittoria. Nel team comunque erano tutti contenti, parlando con i tecnici e l’ufficio stampa ho detto “speriamo per domani” e tutti mi hanno risposto “iniziamo a goderci oggi, gustiamoci la pole e poi domani vediamo”».
Formula 1: il pronostico (o la speranza) per il Gran Premio
Qual è il tuo pronostico o la tua speranza per domenica?
«Sabato abbiamo fatto un primo e uno terzo posto, Verstappen è in mezzo: siamo due contro uno con Perez quinto. Bisogna vedere se sarà una giornata storta per Red Bull: sulla carta Verstappen è forte, ma per la legge dei grandi numeri prima o poi dovrà pur succedere che qualcosa vada storto. Ecco, se dovesse succedere mi piacerebbe fosse a Monza, poi che vinca Carlos o che vinca Charles per me è indifferente. È importante che vinca la Ferrari».
Qual è il tuo ricordo preferito legato alla Ferrari?
«Ventisei anni sono tanti… forse a livello di pilota, quello con cui ancora sono più legato è Alonso. Ancora domenica scorsa, sul podio del Gp d’Olanda lo avevo di fronte sul podio e mi ha fatto l’occhiolino, con lui parlo di tutto, dalla Formula 1 alle altre cose».